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Ladri in casa di Mahrez: refurtiva per un valore di oltre 500 mila sterline

Riyad Mahrez ha subito un furto nel suo attico di Manchester: i malviventi hanno totalizzato un bottino da oltre 500 mila sterline tra orologi, braccialetti contanti e magliette da collezione. E’ il secondo caso registrato nel giro di pochi giorni, dopo la rapina subita da Dele Alli (Tottenham) che era stato anche picchiato e legato subendo un danno da 2 milioni di euro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non è sicuramente una novità assoluta: le abitazioni dei calciatori sono una delle ‘mete' più ambite da parte dei topi di appartamento. E così, è capitato che anche l'algerino del Manchester City abbia conosciuto la rabbia e lo sconforto di essersi visto entrare in casa sconosciuti che gli hanno sottratto beni per una cifra superiore alle 500 mila sterline. Il furto è stato effettuato nelle scorse ore, con i malintenzionati che hanno sottratto oltre ai contanti anche oggetti di assoluto valore, come orologi costosissimi, di cui uno di oltre 200 mila sterline.

Riyad Mahrez ha denunciato il fatto e si è calcolato il valore complessivo dei beni sottratti: tre orologi (valore complessivo da 350 mila euro) più una somma importante di contanti, oltre ad alcuni braccialetti e ad alcune magliette di calcio da collezione. Le forze dell'ordine, come riportano i tabloid inglesi tra cui il ‘Sun', stanno verificando le modalità d'intrusione. Una cosa è certa: l'intrusione nell'attico dell'ex centrocampista del Leichester è stato ben studiato perché ha permesso ai ladri di recuperare la refurtiva indisturbati.

Non è la prima volta che tra i giocatori di Premier League si registrano fatti del genere e in ordine di tempo l'ultimo era occorso a Dele Alli, centrocampista offensivo del Tottenham. Anche in quel caso, gli scassinatori avevano fatto irruzione all'interno dell'appartamento del giocatore e avevano rubato tra le altre cose, anche alcuni preziosissimi orologi ma per il giocatore degli Spurs era andata decisamente peggio, con una aggressione fisica e un bottino da 2 milioni. Alli, poi, era passato al contrattacco pubblicando sui social network e avvisando la maggior parte dei suoi colleghi, nonché le autorità, gli orologi rubati, fornendone dettagli. Un modo per frenare la ricettazione e, in caso, di ritrovamento l'intercettazione dei malviventi.

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