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La squalifica di Rabiot, perché la Juve non vuole rischiare di schierarlo contro l’Udinese

La squalifica di Rabiot è divenuta un caso dopo la sentenza del Collegio di Garanzia su Juventus-Napoli. Avrebbe dovuto scontarla il 4 ottobre, quando il match non si giocò, ma l’interpretazione dell’articolo 21 del Codice di Giustizia Sportiva complica le scelte dei bianconeri. Ecco perché, dopo essere stato escluso contro la Fiorentina, rischia di saltare anche l’Udinese.
A cura di Maurizio De Santis
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Il caso della squalifica di Rabiot, perché rischia di saltare anche l'Udinese dopo la Fiorentina

La squalifica di Adrien Rabiot è divenuta un caso subito dopo la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni su Juventus-Napoli del 22 dicembre scorso. La decisione di annullare la sconfitta a tavolino e imporre la disputa del match ha sollevato i dubbi sulla giornata di stop inflitta al centrocampista francese: dopo l'espulsione nella partita contro la Roma, avrebbe dovuto scontarla il 4 ottobre (in occasione della gara con i partenopei). Il ribaltamento del verdetto in terzo grado, dopo Giudice Sportivo e Corte d'Appello, ha aperto la questione sull'ex Psg.

Nello stesso giorno della sentenza del Coni la Juventus ha affrontato la Fiorentina. A scopo precauzionale Pirlo scelse di tenere Rabiot fuori dalla formazione titolare che perse in casa contro la Viola. A spiegare la decisione di allora fu la stessa Juventus che in un tweet prima del fischio d'inizio chiarì: "Rabiot non appare in distinta poiché sconta la squalifica in seguito alla pubblicazione del provvedimento definitivo di giustizia sportiva relativo a Juventus-Napoli del 4 ottobre".

Squalificato dopo Roma-Juventus, il turno di stop di Rabiot è divenuto un caso
Squalificato dopo Roma-Juventus, il turno di stop di Rabiot è divenuto un caso

Perché adesso Rabiot rischia di restare fuori anche dalla partita di campionato contro l'Udinese (domenica ore 18)? La causa dell'eventuale, ulteriore esclusione è da ricercare nell'interpretazione del Codice di Giustizia Sportiva, nello specifico facendo riferimento all'articolo che regola la disciplina in materia

Le sanzioni – si legge – che comportano la squalifica di calciatori e tecnici devono essere scontate a partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione della decisione.

Il passaggio chiave è quel "giorno successivo" alla pubblicazione ufficiale della sanzione (quindi il 23 dicembre). Dunque, secondo la ricostruzione della squalifica, il francese avrebbe potuto giocare regolarmente contro la Fiorentina (22 dicembre) ma non potrebbe farlo domenica contro l’Udinese (ovvero la prima partita dopo il 23 dicembre). È questo il motivo che spinge i bianconeri a non correre rischi ulteriori (eventuale ricorso da parte dei friulani) con Pirlo che può decidere di lasciare ancora una volta Rabiot in tribuna. Così facendo, l'ex Psg sconterebbe di fatto per due volte la stessa squalifica.

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