La Serie A trema dopo i tanti casi di positività al Covid: gli scenari per la nuova stagione

Quella appena iniziata potrebbe essere una settimana decisiva per il futuro della prossima Serie A. I tanti casi di Covid tra calciatori e addetti ai lavori, ultimi quelli relativi a Sinisa Mihajlovic, mister del Bologna, e a Pulgar e Ghidotti della Fiorentina hanno fatto ulteriormente suonare il campanello d'allarme per l'inizio della prossima stagione. Il nuovo campionato potrà iniziare regolarmente il 19 settembre, o ci sarà uno slittamento? Tutto dipenderà da quello che accadrà nei prossimi giorni, con la speranza che non ci sia un ulteriore boom di positivi al Coronavirus.
Serie A a rischio dopo i tanti positivi al Covid, il fischio d'inizio può slittare
Negli ultimi giorni, in linea con il trend nazionale, è stato notevole l'aumento dei contagi anche per il calcio italiano. Tanti i casi di positivi al Covid nelle squadre di Serie A: Cagliari, Torino, Napoli, Sassuolo, Spal, Fiorentina, Bologna e Benevento hanno dovuto fare i conti con giocatori, allenatori o tesserati alle prese con il Coronavirus e finiti dunque in isolamento domiciliario. Molti di questi hanno contratto il virus durante le vacanze, con diversi casi legati al focolaio della Sardegna dove si sono ritrovati tanti giocatori per godersi le meritate vacanze nei pochi giorni a disposizione tra la conclusione di una stagione travagliata e l'inizio della nuova. Nelle prossime ore sono attesi nuovi test, in concomitanza con l'inizio di altri raduni e ritiri per ulteriori club.
Quando si deciderà il futuro della Serie A
Entro il 31 agosto, data del Consiglio Federale che ratificherà le nuove date ufficiali della stagione, prima del calendario della nuova Serie A, si avrà un quadro della situazione più dettagliato dopo che nei giorni scorsi i tanti casi hanno alimentato un certo pessimismo fotografato dalle parole del professor Gianni Nanni, rappresentante dei medici nella commissione medica della FIGC che ha aperto ad un possibile slittamento della Serie A in caso di ulteriori positività. Si è parlato a tal proposito anche di un nuovo fischio d'inizio a ottobre con la possibilità di un ricorso a playoff e playout per cercare di restare nei tempi previsti per la conclusione della stagione.
La possibilità di un nuovo protocollo
Molto dipenderà anche dal protocollo in vista della prossima stagione, con la speranza di poter fare affidamento su procedure meno rigide anche in virtù di un calendario meno compresso (nel caso in cui il campionato iniziasse a settembre). Invece dei test ogni 4 giorni, tamponi più diluiti a distanza di 10 giorni, con la possibilità di ricorrere a maggiori esami sierologici. Tutto però dipenderà dal trend dei contagi, e dalla speranza che arrivino buone notizie almeno per il campo. Per quanto concerne la riapertura degli stadi invece, il discorso per ora sembra destinato ad essere ancora rimandato.