La RefCam di Juve-Inter ha svelato qual è la frase che un arbitro dice più spesso in campo

Juventus-Inter terza giornata di Serie A 2025-2026 è già entrata di diritto nella storia del calcio italiano. Non per lo straordinario spettacolo di gol ed emozioni nel 4-3 finale o per le classiche polemiche innescate dai suoi protagonisti come in occasione del conciliabolo tra i fratelli Thuram che ha dato spazio a quasi interminabili congetture e supposizioni. Juve-Inter è stata la prima gara ufficiale girata in presa diretta con la RefCam, la telecamerina indossata dall'arbitro che ha regalato immagini inedite condite da un audio che ha rivelato anche che cosa vanno a ripetere più volte nel corso di un match i fischietti ai giocatori ed allenatori: "Faccio solo il mio lavoro"
Le immagini e l'audio esclusivi dalla RefCam in Juve-Inter
Come sempre il Derby d'Italia regala situazioni che vanno ad arricchirne la narrazione. E così, tra sorpassi e controsorpassi, esultanze mancate e qualche frase di troppo, ha tenuto botta anche l'assoluta novità che ha dato un'ulteriore upgrade all'invadenza tecnologica dentro il calcio. Rivelando anche alcuni "vezzi" utilizzati da Andrea Colombo, il fischietto di Como chiamato a gestire una delle partite più delicate di sempre. I momenti "caldi" non sono mancati, come in occasione di alcuni contatti in area, tra i fratelli Thuram, o i richiami alle panchine, con Tudor, Chivu e i rispettivi collaboratori.

La frase più ripetuta durante il Derby d'Italia da parte dell'arbitro Colombo
Negli highlights messi a disposizione dalla Lega Calcio Serie A, la frase maggiormente ripetuta da Colombo è stata soprattutto una: "Fatemi fare il mio lavoro, sto facendo il mio lavoro". Colombo lo ha ripetuto in una prima occasione in area bianconera, riprendendo i fratelli Thuram e allontanando Barella con un perentorio "non ho bisogno di te". Poi lo ha scandito due volte a Tudor: "Mister, sto facendo il mio lavoro. Devi stare tranquillo per piacere, fammi fare il mio lavoro…" con il tecnico bianconero che si stava lamentando per un fallo laterale.
Un tormentone che lo ha aiutato negli episodi che hanno richiesto fermezza e difesa delle proprie decisioni, accompagnato da scelte autoritarie nel momento di falli e punizioni. Evidenziando un totale fair play in campo con i giocatori, fino alle classiche strette di mano e i rispettivi complimenti di fine gara.