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La nuova sfida di Fabregas al Como è per Buffon: “Bello ritrovarlo in campo, gli segnerò ancora”

L’ex campione del mondo e stella spagnola arriva al club lariano a 35 anni e dopo un paio di stagioni al ribasso. Ma l’ambizione e gli obiettivi sono massimi: “Riporto il Como in A”
A cura di Alessio Pediglieri
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Cesc Fabregas è il nuovo gioiello della Serie B, da lucidare e mostrare con orgoglio in questa stagione cadetta alle porte: il fuoriclasse spagnolo ha firmato un biennale con il Como, in una trattativa veloce e diretta, condotta a fari spenti dal club lariano che si è assicurato le prestazioni dell'ex campione del mondo dentro e fuori dal campo. Fabregas ha legato il suo presente come giocatore e il proprio futuro come azionista del club lariano: "Una sfida a 360 gradi". Con una sfida precisa, rivolta ad un suo vecchio rivale che ritroverà in campo tra i pali del Parma: Gigi Buffon.

Le ultime tre stagioni le ha trascorse in sordina all'ombra del Monaco, con una cinquantina di partite e una manciata di gol e una serie di infortuni che ne hanno condizionato presenze e prestazioni. Un finale di carriera, straordinaria, in calando ma davanti al quale Fabregas ha sempre rivolto lo sguardo altrove, senza rassegnarsi e così, l'avventura iniziata lunedì 1° agosto al Como rappresenta il rilancio atteso e cercato: occasione d'oro, grazie all'amico di sempre nel Chelsea, Dennis Wise oggi amministratore unico dei lariani.

Vestirà l'iconica maglia numero 4 e ripartirà dalla Serie B, ma non si dica che sia una scelta di ripiego: "Se non avessi voglia ancora di correre, segnare e vincere le partite attaccherei le scarpette al chiodo" ha sottolineato Fabregas in conferenza. E a chi soppesasse la scelta fatta a 35 anni, con sole 10 partite nell'ultima stagione, un ingaggio in periferia con il vanto del campione da cui non pretendere nulla, lo spagnolo chiarisce le idee: "Arrivo con le medesime ambizioni che mi hanno contraddistinto da sempre e proverò a portare il Como in Serie A. Sono qui perché ho intravisto un progetto a lungo termine, che mi appassiona, senza guardare ai soldi. È la scelta giusta per me e per le mie ambizioni".

Per Fabregas sarà un inizio in salita: fari puntati ad altezza uomo, aspettative e attesa di capire se al di là della bontà di avere un nome di prestigio, dietro ci siano ancora le vesti di un campione che possa fare la differenza al momento giusto: "Mi sto allenando da un paio di mesi, ma c'è tempo. Oggi è il mio primo giorno, devo ancora conoscere tutti, parlerò con il mister e capiremo se sarò pronto per la prossima gara di Coppa Italia". Di certo lo sarà per confermare anche la volontà di diventare azionista e socio del club, una scelta che conferma la serietà della scelta fatta e che lega Fabregas a doppio filo con il club lariano, come ha sottolineato lo stesso Wise in conferenza.

Un futuro più lontano, almeno tra due campionati, con la speranza di farlo godendosi il Como in Serie A, non prima di aver assolto anche ad un'altra promessa puntualmente fatta in conferenza stampa guardando i prossimi impegni e gli avversari, tra cui ci sarà anche un rivale eterno, Gigi Buffon, al quale segnò una delle reti più pesanti di tutta la sua carriera, il rigore a Vienna negli Europei 2008 ai quarti di finale: "Sarà un campionato di livello visto che ci sono dei campioni del mondo e vorrei regalare qualche magia. Buffon? Sono contento di ritrovarlo sul campo. Gli ho già segnato due volte in carriera, non vedo l'ora di segnargli ancora. Voglio fargli il terzo…"

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