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Mercato Serie B, perché il Como farà un contratto biennale a Fabregas anche se non gioca da un anno

Cesc Fabregas al Como: il colpo a sorpresa nel mercato di Serie B suscita dubbi per il suo stato di forma. Ma il club lariano, in questo modo, sfrutterà le agevolazioni fiscali.
A cura di Benedetto Giardina
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Un colpo o un azzardo? Di certo, quello di Fabregas al Como è un trasferimento che fa discutere parecchio. Un campione del mondo e d’Europa, stella in Premier e in Liga, che viene a giocare le sue ultime stagioni in carriera nella Serie B italiana? Certo, la location aiuta e la proprietà del club lariano può assolutamente permettersi un profilo di questo calibro, seppur giunto ormai nella fase discendente della propria parabola. I dubbi, più che altro, sono legati proprio a questo: Fabregas cosa può dare sul campo al Como?

Eppure, nonostante i numeri della passata stagione al Monaco, il centrocampista spagnolo firmerà un contratto biennale. Non poteva essere altrimenti: senza la garanzia di una permanenza in Italia per almeno due anni, non avrebbe potuto usufruire delle agevolazioni previste dal Decreto Crescita, che permetteranno al Como di riconoscergli un ingaggio lordo inferiore grazie al suo status da “impatriato”. A patto, però, che ci resti in Italia, per questi due anni.

I tifosi del Sinigaglia potranno ammirare da vicino Cesc Fabregas
I tifosi del Sinigaglia potranno ammirare da vicino Cesc Fabregas

In che condizioni arriva Fabregas al Como?

Che possa farlo da calciatore, è tutto da vedere. Fabregas è reduce da una stagione che definire travagliata sarebbe un eufemismo. Col Monaco ha giocato 37 minuti nei turni di qualificazione in Champions League, 44 minuti in Europa League, 36 minuti (spalmati su due sole partite) in Ligue 1 e 42 minuti con il Monaco B, la squadra riserve del club del Principato, a cui si è aggregato per ritrovare una condizione totalmente compromessa dagli infortuni. Dalle noie muscolari fino al Covid-19, passando per un problema alla caviglia per un totale di 38 partite saltate. Il Monaco, dinanzi a questa situazione, ha preferito non rinnovargli il contratto. Eppure gli estimatori, tra Spagna e Italia, non mancavano di certo. Si parla pur sempre di Cesc Fabregas e anche se il meglio di sé lo ha già dato, in una squadra di medio-basso livello può ancora dir la sua, infortuni permettendo.

Dennis Wise, amministratore unico del Como
Dennis Wise, amministratore unico del Como

Alla fine ha scelto Como e ha avuto un’influenza decisiva la presenza di Dennis Wise, amministratore unico del club nonché ex calciatore del Chelsea, ben prima dell’era Abramovich. Ma nel Chelsea, negli anni d’oro della carriera, ci ha giocato anche Fabregas. Un collegamento distante nel tempo, ma utile per poter avviare una trattativa col calciatore. Non è il primo tentativo, d’altronde, con una vecchia gloria della Premier League. Di recente, a Como, si è allenato per qualche settimana un altro centrocampista, l’ex Arsenal Wilshere, che nei giorni scorsi ha annunciato il proprio ritiro dal professionismo. Al secondo tentativo, con un altro giocatore che ha indossato la maglia dei Gunners, il Como ha messo a segno il colpo.

Perché il Como ha proposto un biennale a Fabregas

Già, il colpo. Ma fino a che punto? I dubbi, come già detto, sono sulla sua tenuta fisica. Se dovesse essere il Fabregas dei 159 minuti giocati nella scorsa stagione, cosa può dare al Como che per questioni fiscali lo metterà sotto contratto per due anni? Domanda lecita, tanto più in una squadra che da neopromossa, lo scorso anno, ha lottato per salvarsi e quest’anno, in una Serie B ricca di club blasonati, dovrà sgomitare per cercare di inserirsi nelle parti alte della classifica. Un Fabregas sano rappresenterebbe senza dubbio un valore aggiunto, ma il dubbio rimane. Quel che è certo, è che per usufruire delle agevolazioni del Decreto Crescita, deve mantenere la residenza fiscale per i due anni previsti dal contratto, altrimenti decadrebbero. La scelta del biennale, per la dirigenza comasca, è stata di fatto obbligata, per poter risparmiare sull’ingaggio lordo dell’ex Arsenal e Barça. Stando a quanto riportato dall’Équipe, il suo ingaggio al Monaco era di 600 mila euro lordi al mese, ovvero 7,2 milioni (ma con un’aliquota diversa rispetto all’Italia). Per accettare la Serie B, a prescindere dalla tassazione ridotta, è inevitabile che abbia abbassato le pretese.

Fabregas in azione nel Monaco contro il PSG
Fabregas in azione nel Monaco contro il PSG

Se il campo non dovesse restituire al Como un Fabregas in grado di dire la sua, non rimarrebbero molte strade disponibili. Che dalla Spagna rimbalzino voci su una “promessa” di un futuro dirigenziale, sempre in riva al Lago di Como, è il segnale di come la stessa società abbia pensato a cautelarsi qualora l’esperimento sul terreno di gioco non dovesse andare per il meglio. Intanto, il contratto è lì, pronto, fino al 2024. Se poi le condizioni fisiche di Fabregas non dovessero essere tali da vederlo con continuità in campo in Serie B, ci saranno altre strade da percorrere. Anche nel caso peggiore, se le due parti dovessero decidere per un qualunque motivo di interrompere il rapporto prima della scadenza, sarà possibile sfruttare la tassazione agevolata. Basta che rimanga in Italia fino al termine dei due anni. Due anni in cui tutti, a Como, si augurano di vederlo splendere in campo come ai bei tempi.

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