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La maledizione azzurra del 3 luglio: prima il ko ai rigori con l’Argentina e poi quello con la Francia

Il 3 luglio è una data da dimenticare per il calcio italiano. In questo giorno si sono verificate due delle sconfitte più cocenti della storia della Nazionale: la prima nel 1990 contro l’Argentina ai rigori, che così alla squadra di Azeglio Vicini l’eliminazione dai Mondiali disputati in casa; la seconda otto anni più tardi nella kermesse iridata transalpina, sempre dal dischetto contro la Francia.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa hanno in comune la sconfitta dolorissisima contro l'Argentina in occasione del memorabile Mondiale di Italia '90, e quella altrettanto difficile da digerire contro la Francia otto anni più tardi nella rassegna iridata transalpina? Entrambe per la Nazionale azzurra sono arrivate dai calci di rigore, ed entrambe si sono verificate il 3 luglio. Una data dunque maledetta per il nostro pallone con due delusioni cocenti, che a distanza di anni fanno ancora male.

Il 3 luglio 1990 la fine delle notti magiche, con l'Italia sconfitta ai rigori dall'Argentina a Italia '90

Il 3 luglio del 1990 tutta la penisola si fermò per la sfida tra gli azzurri e l'Argentina. Al San Paolo di Napoli andò in scena la semifinale di un memorabile mondiale italiano, fino a quel momento rivelatosi una festa. La Nazionale di Vicini che aveva conquistato tutti, partita dopo partita e vittoria dopo vittoria, sognava di alzare al cielo la coppa davanti alla sua gente. Prima però di giocarsi la finale bisognava battere i campioni in carica guidati da quel Maradona che per certi versi giocava in casa. L'illusione per l'ennesimo gol di Totò Schillaci venne mandata in frantumi dal pareggio di Caniggia nei tempi regolamentari. Il match finì ai rigori, con gli errori decisivi di Donadoni e Serena, ipnotizzati da un Sergio Goycochea superlativo. 5-4 e fine delle notti magiche, per una delle delusioni più cocenti della storia del calcio italiano, con tutto il Paese

Mondiali 1998, Italia ancora ko ai rigori contro la Francia

Dopo i rigori maledetti del San Paolo, l'Italia pagò pegno dal dischetto anche nel 1994 nella finale persa negli Stati Uniti contro il Brasile. Appuntamento rimandato al 1998, con gli azzurri allenati da Cesare Maldini inseriti nel novero delle favorite. Riecco però la maledizione del 3 luglio: in quella data la nostra Nazionale affrontò i padroni di casa della Francia nel match valido per i quarti di finale. Una partita molto equilibrata, scossa solo dalla clamorosa occasione di Roberto Baggio che con un'eccezionale conclusione al volo andò vicinissimo alla rete decisiva. Anche quella partita scivolò dunque senza sussulti ai calci di rigore dove, dopo gli errori di Lizarazu e Albertini fu decisivo per la Nazionale quello di Di Biagio che colpì la traversa.

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