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La Juve cerca i tifosi dei cori razzisti a Lukaku, ma la sua esultanza viene definita “provocatoria”

Dopo gli insulti razzisti a Lukaku, la Juventus in una nota ha annunciato di essere già al lavoro per individuare responsabili. Nel racconto della partita aveva definito come “troppo provocatoria” l’esultanza del giocatore dell’Inter.
A cura di Marco Beltrami
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Quanto accaduto dopo il gol di Lukaku in Juventus-Inter ha fatto il giro del mondo. L'esultanza del centravanti belga sotto la curva bianconera costatagli il secondo giallo, e quindi l'espulsione, ha ulteriormente messo la lente d'ingrandimento sui cori razzisti arrivati da alcuni tifosi di casa. Il club del capoluogo piemontese in una nota ha già annunciato di essere al lavoro con le forze dell'ordine per individuare i responsabili, anche se poco prima aveva definito "provocatoria" la celebrazione di Lukaku.

Quest'ultimo dopo aver segnato la rete del pareggio si è portato un dito davanti al naso e l'altra mano sulla fronte a mo' di saluto militare prima di essere abbracciato dai compagni e continuare a inveire verso la curva avversaria. Un'esultanza che lui ha già utilizzato in passato in onore del compagno e connazionale infortunato Jeremy Doku, che ha fatto sua questa celebrazione come un marchio di fabbrica. Il gesto, arrivato dopo che dagli spalti si erano alzati anche dei cori razzisti, non è piaciuto ai giocatori della Juventus come Danilo e Cuadrado.

Se il primo si è avvicinato per redarguire il centravanti dell'Inter, il secondo è stato protagonista con lui di uno scontro che ha fatto da "antipasto" a quello più duro con Handanovic di poco dopo. Il difensore brasiliano nel post-partita ha parlato di decisione giusta da parte dell'arbitro, trovando di comune accordo anche Perin: entrambi hanno visto qualcosa di sbagliato nel gesto di Lukaku che avrebbe provocato i tifosi della Juventus.

Il report Juve sull'esultanza di Lukaku definita "provocatoria"
Il report Juve sull'esultanza di Lukaku definita "provocatoria"

La stessa società bianconera nel classico report di fine match, aveva definito così la situazione relativa al provvedimento disciplinare per Lukaku: "Attaccante belga che, dopo un’esultanza un po’ troppo provocatoria, riceve il secondo cartellino giallo della sua partita e viene allontanato dal campo". 

Qualche ora dopo però, ecco il comunicato ufficiale della Juventus sui propri canali social per sottolineare la volontà di bandire i razzisti dal proprio stadio: "Juventus Football Club, come sempre, sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi ieri sera. Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il ‘Codice di Gradimento‘".

La Juventus anche in passato è sempre stata attenta a queste becere situazioni, lavorando a braccetto con le forze dell'ordine per risalire all'identità dei protagonisti. Un esempio? Quanto accaduto dopo gli insulti razzisti a Maignan in Juventus-Milan con un uomo identificato e denunciato per istigazione all'odio razziale, bandito dall'Allianz Stadium. Lo stesso destino potrebbe capitare a chi ha insultato Lukaku durante la semifinale di Coppa Italia.

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