
Inizia il campionato di Serie A 2025/2026 e il sacrificio qualcuno deve pur farlo. Il compito è totalmente ingrato e in epoca di social media revenge, in cui ti rinfacciano anche le foto delle elementari, fare la griglia del nuovo campionato prima dell'inizio è un esercizio di masochismo psicologico bello e buono. Ma si prova lo stesso, per giocare in attesa del via, in programma oggi con le prime partite.
Inter e Napoli per lo Scudetto
In pole position ci vanno Inter e Napoli, messe in questa posizione dopo l’infortunio di Lukaku. Il centravanti belga non è sostituibile non tanto se consideriamo il ruolo, il tipo di calciatore, le caratteristiche fisiche e atletiche, ma è difficilmente sostituibile nella testa di Conte che ha fortemente voluto Romelu e lo ha messo al centro del suo disegno tattico e del suo attacco. Lukaku in partita fa tante cose e perderlo fa scendere di mezzo gradino una squadra che sul mercato ha costruito in pratica un nuovo undici, fondamentale almeno per affrontare tutti gli impegni della stagione (e non giocare con Mati Olivera schierato in cinque ruoli diversi, vincendo comunque il campionato).
L’Inter è mezzo gradino più su perché Chivu non cambierà nulla rispetto a Inzaghi, perché ha la spina dorsale (portiere, regista, centravanti) migliore del campionato e questo aiuta tantissimo e magari perché sapranno considerare meglio gli impegni in relazione al dispendio fisico di ogni calciatore, non arrivando a marzo in riserva come lo scorso anno.

Ci sono due variabili che possono far scambiare queste due mezze posizioni: la prima è Kevin De Bruyne. Un calciatore del genere anche al 70% nella Serie A contemporanea sposta tutto. Se entra dritto nelle gare come faceva a Manchester può essere la chiave per una crescita ulteriore del Napoli. Se poi anche Noa Lang si scopre allo stesso livello del PSV, allora il Napoli vince agevolmente.
L’altra variabile che nessuno considera riguarda i nazionali italiani interisti. In momenti clou della stagione Bastoni, Barella, Dimarco e Frattesi, oltre all’intero carico degli impegni con il club devono anche cercare di riportare ai Mondiali la Nazionale, con i molto probabili spareggi di marzo dove il carico emotivo e fisico peserà parecchio.
La Juventus guida la seconda fascia
In seconda fascia prima di tutto la Juventus. È una Juve che parte con un grande acquisto di cui nessuno parla, Bremer. Riavere quello che prima dell’infortunio era a mani basse il miglior difensore del campionato conterà tantissimo. Per il resto poco in entrata e poco in uscita, con David che dovrebbe rifare il Kolo Muani e Vlahovic sempre in mezzo al guado. Di sicuro è una Juve che faticherà all’inizio tra Champions e campionato, ha poche idee messe in circolo da Tudor ma molto chiare e su quelle costruirà un campionato in cui segnare ai bianconeri sarà difficile.
Appaiate poi in seconda fascia ma mezzo gradino sotto, vedo Milan, Roma e Como. I rossoneri hanno un centrocampo potenzialmente sfavillante con Ricci, Modric e Jashari, ma che salirà di livello solo se il campione croato reggerà fisicamente. In attacco e difesa ci sono soprattutto tante alternative e Allegri di sicuro punterà sui momenti di forma dei singoli atleti. Le note negative riguardano il fatto che il Milan ha venduto tre dei migliori giocatori che aveva in rosa (Theo, Reijnders e Thiaw) ma questa è la vita con i fondi. Il fatto che poi il Milan non giochi in Europa aiuterà.

La Roma invece ha cambiato prima di tutto il manico, scegliendo Gian Piero Gasperini e quindi modulo e assetto generale, passando a un 3-4-2-1 e gli accoppiamenti uno contro uno a tutto campo. Il calcio di Gasperini lo conosciamo ed è sicuramente efficace ma tutti devono leggere la stessa pagina per rendere bene. Se la Roma ha un Dybala fisicamente integro per almeno due terzi della stagione, allora avrà un passo, altrimenti Gasperini dovrà sperare in un salto di qualità deciso di Baldanzi (se resta), Bailey o El Shaarawy e non è proprio un orizzonte atteso.
Chi prenderà il posto dell’Atalanta in seconda fascia quest’anno potrebbe essere il Como di Fabregas. La strategia è chiara: dentro altri nuovi potenziali Nico Paz (che è rimasto) come Rodriguez, Addai e Baturina, ovvero calciatori tecnici, coraggiosi, desiderosi di esplodere definitivamente e palla poi a Fabregas affinché li faccia rendere al meglio. In mezzo a tutto questo coraggio tecnico serviva chi metteva la palla in porta e l’acquisto di Morata sembra perfetto. Un Como da Champions League non sarebbe assurdo.
Atalanta retrocessa in terza fascia
La terza fascia è fatta in parte da squadre che hanno cambiato tanto, forse troppo e da chi invece è rimasta così com’era. L’Atalanta ha cambiato il manico e questo conta parecchio. Juric è stato preso per seguire la scia di Gasperini ma riuscirci è complicato. L’uomo in più, Lookman, è ai ferri corti con la società e aver perso il capocannoniere del campionato scorso, Retegui, non è mai un bene. La squadra c’è ancora, c’è soprattutto la rosa folta voluta lo scorso anno, ma serve la scintilla per riprendere a correre e pressare come con Gasp.
Il Bologna potrebbe anche guardare alla seconda fascia se tutto si allinea per il verso giusto. Ha perso due giocatori importanti, come Beukema e Ndoye, ma ha preso anche il centravanti che potrebbe risolvere il problema dei gol, Immobile. Italiano sa gestire tutte le rose e si adegua bene al materiale che ha e per questo motivo un Bologna migliore delle prospettive è possibile.

La Fiorentina è un’altra squadra che ha cambiato tanto. Una volta si diceva che quando cambiavi portiere (in questo caso no), centravanti e allenatore, avevi cambiato tutta la squadra e gli arrivi di Pioli e Dzeko modificheranno di sicuro la Fiorentina che abbiamo visto lo scorso anno. Rispetto alle altre squadre viste fino a questo momento, che dovrebbero veder oscillare di poco i loro risultati finali, la Viola può essere estrema. Se tutto va bene, potrebbe volare anche in Champions League perché l’impianto e i giocatori di livello sono anche abbondanti, se tutto va male potrebbe anche scendere pericolosamente.
Infine la Lazio. Avendo il mercato bloccato, Lotito ha pensato a una strategia mai vista prima, riportare indietro le lancette del tempo. Se la rosa deve restare più o meno quella di due anni fa, allora prendiamo anche l’allenatore di due anni fa. La rosa e soprattutto il potenziale undici iniziale è perfetto per le mani e la testa di Sarri, il 4-3-3 del tecnico toscano dovrebbe scorrere a meraviglia, preparando inoltre le partite senza gli impegni infrasettimanali. La Lazio potrebbe essere uno di quei cavalli di cui nessuno si accorge e che sul rettilineo finale appaiono andando il doppio degli altri.
Parma possibile sorpresa in quarta fascia
C’è poi una quarta fascia media, che è sempre esistita nel campionato italiano. In questo slot ci sono squadre che potevano fare un salto in avanti e altre che invece sono un po’ più su rispetto allo scorso anno. Il Torino poteva immaginare di fare un piccolo salto di qualità ma vendere Milinkovic-Savic e Ricci lo fa stare più o meno dove è sempre stato. Se i due arrivi dal Napoli, Ngonge e Simeone, azzeccano la stagione, la squadra di Baroni può però togliersi delle soddisfazioni. Chi invece era più giù e probabilmente ha meno ambasce quest’anno è il Parma, che ha un nuovo allenatore molto interessante, Carlos Cuesta e giocatori in “stile Como”, giovani, aggressivi, tecnici e coraggiosi come Ordonez, Ndiaye, Sorensen e anche Frigan, che purtroppo si è rotto subito il crociato. Il laboratorio Parma è molto interessante, bisogna capire se tutto si mescola perfettamente nella soluzione che Cuesta preparerà.

L’Udinese è la stessa squadra dello scorso anno senza Bijol in difesa e Lucca in attacco ma queste sono uscite che i bianconeri hanno sempre saputo accomodare. Un po’ più complicato potrebbe essere rimpiazzare la fantasia di Thauvin, ma qualche risorsa in rosa c’è ancora. Il Genoa ha perso due calciatori fondamentali lo scorso anno, De Winter, il difensore che ha spesso retto contro mareggiate potenti e il centravanti da 11 gol stagionali, Pinamonti, che in questi casi spesso è l'ago della bilancia per restare oppure no in serie A. Riuscirà Vieira a far esplodere Carboni in prestito dall'Inter? Potrà Lorenzo Colombo almeno in parte succedere a Pinamonti? Riuscirà con l'esperienza e il mestiere di Østigård a non far rimpiangere troppo De Winter? Le domande intorno al Genoa sono tante e per restare in questa fascia Vieira dovrà affrontarle subito, per non trovarsi poi in ambasce nella seconda parte dell'anno.
Infine il Verona, da anni nella lotta dura e pura per non retrocedere ma che quest’anno sembra potersi assestare in una posizione un po’ più comoda. Ha venduto chi non poteva non vendere, Coppola e Tchatchoua, ma ha fatto anche due acquisti molto interessanti, Ebosse dall’Udinese che conosciamo già e Giovane, attaccante dal Corinthians. La sicurezza di un Verona meno invischiato viene però dal potenziale passo in avanti che potrebbero fare Serdar e Sarr, anche se l'infortunio di Suslov è una brutta tegola.
Si salvi chi può in quinta fascia
Infine la fascia di chi nuota con l’acqua che intorno si agita fin dalla prima partita. Il Cagliari ha un allenatore da valutare, Pisacane, e una squadra molto simile a quella dello scorso anno. Dipende davvero tanto dal manico e dalla capacità di dare alla squadra quella voglia di lottare che Nicola sa sempre infondere. Per questo motivo proprio la sua Cremonese può pensare di salvarsi. La squadra è di pura battaglia domenicale (se si può ancora dire così). Tutti insieme Baschirotto, Pezzella, Zerbin, Collocolo e Terracciano, la volontà di correre fino allo sfinimento è già evidente.

Il Sassuolo è qui ma più per aver nascosto le carte che per pochezza. In B lo scorso anno era fuori scala, ma tanti dei giocatori in organico in Serie A hanno reso molto male. La rosa non è da retrocessione, con un Berardi in più rispetto alla stagione della caduta in B ed eventualmente anche Pinamonti, un lusso in A a questi livelli. Però deve esserci anche la voglia di lottare per non addormentarsi a metà stagione come due anni fa. Infine Pisa e Lecce, forse le due candidate più accreditate per il viaggio al piano inferiore. Il Pisa ha cambiato tanto, prima di tutto l’allenatore, mentre il Lecce ha anch’essa un nuovo manico con Di Francesco. Entrambe hanno un grande pubblico che spingerà le squadre e due asterischi belli grossi: se Tramoni da una parte e Camarda dall’altra esplodono, allora le possibilità di salvarsi ci sono.
La griglia di partenza della Serie A 2025-26
- Prima fascia: Inter, Napoli
- Seconda fascia: Juventus, Milan, Roma, Como
- Terza fascia: Atalanta, Bologna, Fiorentina, Lazio
- Quarta fascia: Torino, Parma, Udinese, Genoa, Verona
- Quinta fascia: Cagliari, Cremonese, Sassuolo, Pisa, Lecce