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La Fiorentina sogna in grande, il Viola Park è quasi realtà: Commisso punta le big d’Europa

Il Viola Park è quasi pronto e il megacentro sportivo potrebbe essere la sede del ritiro pre-campionato in vista della prossima stagione: la Fiorentina e Commisso puntano le big d’Europa.
A cura di Vito Lamorte
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Il sogno di Rocco Commisso e della Fiorentina presto sarà realtà. Il Viola Park è quasi pronto e il megacentro sportivo potrebbe essere la sede del ritiro pre-campionato della squadra viola in vista della prossima stagione. Un obiettivo davvero incredibile se pensiamo al mondo della burocrazia italiana e alle difficoltà enormi che spesso e volentieri si incontrano per questo tipo di opere nel nostro paese.

Cos'è il Viola Park? Sarà la nuova casa della squadra gigliata e si estenderà su una superficie di circa 25 ettari diventando uno dei centri sportivi più grandi in Italia e ospiterà tutti gli uffici del club, i campi di allenamento della prima squadra maschile e femminile oltre a quelli delle giovanili. Un vero fiore all'occhiello.

Per la prima volta nella sua storia, la società gigliata si doterà di un centro sportivo di proprietà che permetterà al club di crescere ulteriormente, sia dal punto di vista sportivo che patrimoniale, e potere aspirare così a diventare una delle società più solide e all’avanguardia in Europa sul piano organizzativo e delle strutture.

I lavori del mega centro sportivo di Bagno a Ripoli sono stati portati avanti dall'architetto Marco Casamonti, che era stato incaricato anche del primo progetto di restyling dello stadio Franchi. In merito al progetto si era espresso così: "Il senso più autentico dell’intero progetto Viola Park è quello di fondere gli spazi necessari perla vita delle persone, per il lavoro e per le attività sportive in un unico ambito capace di esprimere in modo profondo il rispetto per l’ambiente e per la sua storia".

Una veduta dall'alto dei campi del Viola Park.
Una veduta dall'alto dei campi del Viola Park.

Si tratta di un'opera davvero straordinaria composto da padiglioni, uffici e campi da gioco che diventeranno a tutti gli effetti la nuova casa di tutte le squadre viola: "Il lavoro di progettazione è stato preceduto da un’imponente opera di scavo e di indagine archeologica volta a individuare le tracce di un’antichità dimenticata. A sua volta ACF Fiorentina, in continuità con lo straordinario valore dell’area, si appresta a scrive un altro tratto di storia rappresentato dalla volontà di costruire un luogo pensato per la coesistenza tra generi e generazioni".

La spesa è stata ingente, circa 110 milioni di euro, e tempi di consegna si sono allungati a causa di alcuni ritardi ma ormai il traguardo è vicino.

Rocco Commisso qualche settimana fa aveva dichiarato che non poter mettere a posto lo stadio Artemio Franchi è stato il suo "più grande fallimento" ma potrà dire di aver dato vita  ad una delle opere più importanti a livello sportivo di tutto il territorio italiano degli ultimi trent'anni, o forse più.

Con questo centro sportivo la Fiorentina si inserisce in un solco che non riguarda più solo i confini nazionali ma è di respiro europeo e così la Viola, dopo aver riconquistato uno status continentale con la finale di Conference League, ora vuole attestarsi tra i migliori club del Vecchio Continente anche a livello di strutture. Abbiamo imparato nel corso di questi ultimi anni l'importanza di questi ‘dettagli' e a Firenze non hanno perso tempo per provare a diminuire le distanze con le big d'Europa.

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