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La discesa agli inferi di Puzone, dallo Scudetto con Maradona a clochard: “Vivevo su una panchina”

Dopo aver vinto lo scudetto con il Napoli di Maradona, il compagno di bravate dell’argentino Pietro Puzone ha vissuto un vero e proprio inferno che tra dipendenza da droghe e da alcol lo ha portato a finire a vivere per strada e dormire su una panchina.
A cura di Michele Mazzeo
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Nella sua personale bacheca figurano non solo diverse presenze tra Serie A e Serie B ma anche uno Scudetto, eppure per molti anni dopo aver sperperato quanto guadagnato nella carriera da calciatore tra alcol e droghe Pietro Puzone ha vissuto da senzatetto su una panchina. L'ex compagno di squadra nonché spalla nelle scorribande notturne durante la permanenza a Napoli di Diego Armando Maradona oggi ne é uscito e dopo essersi disintossicato sta pian piano riprendendo in mano la sua vita. Una vita fatta di eccessi che pochi anni dopo aver festeggiato quel primo scudetto del suo Napoli (nella stagione '86-'87) lo ha portato a ritrovarsi in miseria a vivere su una panchina con una forte dipendenza da droga e alcol.

A raccontarlo è stato lo stesso ex centrocampista nativo di Acerra in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera: "Con la vittoria dello scudetto nella stagione 86/87, in quel Napoli di Maradona, avevo toccato il cielo – ha infatti svelato il 58enne che oggi si guadagna da vivere facendo l'opinionista in una trasmissione sportiva di una emittente televisiva locale –. Poi c’è stato il declino e quando ho smesso di giocare ho perso la bussola. Ho iniziato a prendere a calci la vita. Mi sono lasciato andare – ha poi proseguito l'ex calciatore –, non ascoltavo nessuno, ho avuto problemi di dipendenza, vivevo su una panchina".

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Una vita di eccessi, tante bravate fatte insieme a Diego Maradona che però lo avevano portato a perdere una bussola e finire a vivere per strada: "Eravamo giovani, avevamo il mondo in mano. Soldi, donne e tifosi che ti cercavano ovunque per un autografo. Per questo con Diego non potevamo uscire di pomeriggio Dovevamo uscire di notte – ha quindi aggiunto Pietro Puzone parlando dei suoi anni da calciatore del Napoli –. Spesso portavo Maradona ad Acerra, gli prestavo anche casa per stare con alcune donne, così poteva stare più tranquillo e lontano da occhi indiscreti.

Le notti con Diego nelle discoteche e nei ristoranti napoletani. Le corse con la macchina e pure le droghe e i soldi spesi. Una volta, era il 1986 – ha continuato l'ex azzurro –, facemmo una vacanza a Roma che ci costò 56 milioni di vecchie lire. Non avevamo più spiccioli neanche per la benzina che ci occorreva per tornare a casa".

Credit Foto: Corriere della Sera
Credit Foto: Corriere della Sera

Ma nonostante fossero compagni di bravate, lui non era Maradona e pertanto il loro destino è stato molto diverso: "Cosa pensavo quando ho vissuto da clochard? Che avevo fatto tante cazzate e che Maradona era Maradona ed era in grado di coprire gli sbagli. Io ero Puzone e stavo morendo per le cazzate" ha infatti amaramente ammesso l'ex giocatore del Napoli.

Ma alla fine la discesa agli inferi di Pietro Puzone sembra essersi fermata grazie all'aiuto dei suoi concittadini e degli ex compagni di squadra che lo hanno aiutato a disintossicarsi e rimettersi in sesto per avviare quella che a tutti gli effetti è la sua terza vita. Una vita che adesso non può e non vuole più "prendere a calci".

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