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La brutta notizia che ha sconvolto Ibrahimovic: l’amico giornalista morto per una grave forma di leucemia

Thijs Slegers è deceduto a 46 anni. È stata la persona più vicina al campione svedese quando era ancora un talento pronto a sbocciare all’Ajax. In un recente collegamento lo aveva ringraziato per essergli stato vicino in un momento particolare della sua vita.
A cura di Maurizio De Santis
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La commozione di Ibrahimovic nel recente collegamento TV con l'amico giornalista Slegers.
La commozione di Ibrahimovic nel recente collegamento TV con l'amico giornalista Slegers.

La brutta notizia per Zlatan Ibrahimovic non è stata la mancata convocazione per Svezia-Azerbaijan (non era nemmeno in panchina), dalla quale è rimasto escluso ufficialmente per un leggero infortunio, ma quella che gli è arrivata dall'Olanda per la morte di un caro amico. È Thijs Slegers, addetto stampa del Psv Edinhoven, deceduto questa mattina all'età di 46 anni per una grave forma di leucemia. Aveva scoperto quella patologia nel 2020, da allora è iniziato il lungo calvario di ricoveri e medicinali somministrati, consulti medici e speranze appese a un filo.

Almeno fino a quando lui stesso non ha avuto la consapevolezza che qualunque cosa facesse era accanimento terapuetico. "Non c'è più nulla da fare per me", aveva ammesso il giornalista nel parlare delle proprie condizioni di salute, dell'evoluzione del quadro clinico, di come le terapie a cui si era sottoposto fossero ormai inefficaci.

Il modo in cui aveva Slegers aveva affrontato la malattia, la sua decisione di raccontare la propria esperienza per aiutare e incentivare le donazioni in favore della ricerca, aveva commosso il paese. "Io non posso essere più aiutato ma altri sì", ripeteva nelle trasmissioni in cui era ospite.

Il legame con Ibra era di vecchia data, risaliva a quando Zlatan era solo un ragazzo di 19 anni che aveva tanto talento ma aveva bisogno (anche) di un buon amico che lo aiutasse a tenere a freno carattere e pulsioni interiori, a sbocciare come un tulipano nel giardino dell'Ajax, a restare fuori dai guai. "È stato davvero il mio unico amico quando in Olanda non avevo nessuno – aveva ammesso Ibra in un recente collegamento a Espn -. Abitualmente considero i giornalisti come nemici ma con lui è sempre stato diverso. Mi è stato vicino e mi ha aiutato quando ero disorientato". 

L'immagine da duro che non deve chiedere scricchiolò, in diretta anche l'ex Psg si lasciò trascinare dall'emotività e si commosse: "Thijs, voglio solo dirti che ti voglio bene, amico mio".

Quanto al calcio giocato, la mancata partecipazione di Ibra al match di qualificazione a Euro 2024 non desta particolari preoccupazioni. Cosa gli è successo? Bisogna riavvolgere il nastro e andare indietro di 24 ore quando, a causa di un fastidio fisico, la punta rossonera era stata costretta a un allenamento personalizzato. E così, dopo aver giocato una mezz'ora contro il Belgio, l'impiego del calciatore era stato definito dallo stesso ct un grande punto interrogativo.

La valutazioni di queste ore hanno portato la Svezia a lasciare il campione dietro le quinte ma a giudicare da quanto filtra non dovrebbe trattarsi di qualcosa di serio. Semmai acciacchi dettati all'età (41 anni) e alla condizione fisica che il calciatore sta riportando poco alla volta a livelli migliori dopo il lungo stop per infortunio.

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