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Ivan Juric è una furia: “Questo non è calcio, si fa solo per soldi”

Ivan Juric è durissimo ai microfoni di Sky Sport nel post partita di Verona-Lazio, terminata 5-1 per i biancocelesti al Bentegodi. Il tecnico croato ha parlato della ripresa del campionato di Serie A: “Si fa per soldi, per i diritti tv”. L’allenatore dell’Hellas ha anche svelato l’obiettivo stagionale dettato a inizio stagione dalla società: “Una retrocessione dignitosa”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Ivan Juric di certo non si risparmia a margine della sfida che il suo Verona ha pesantemente perso contro la Lazio per 5-1 al Bentegodi. Il tecnico croato, che solo qualche settimana fa ha firmato il prolungamento del suo contratto sulla panchina dell'Hellas, ha commentato quanto visto in campo dalla sua squadra: "Questo non è calcio, si fa solo per soldi" ha detto Juric svelando anche l'obiettivo stagionale chiestogli dalla società ad inizio stagione: "Una retrocessione dignitosa, l'importante che i conti fossero in ordine". Questo e molto altro ancora nelle dichiarazioni rilasciate dal tecnico croato a Sky Sport, non di certo contento della ripesa del campionato, a suo dire inconcepibile a luglio poiché impossibile per giocare a calcio.

Juric sulla ripresa del campionato: "Si fa solo per soldi"

Il 5-1 che la Lazio ha rifilato al Verona al Bentegodi è sicuramente un risultato pesante per la squadra di Ivan Juric che sicuramente prima del lockdown ha fatto vedere cose più che positive arrivando quasi in zona Europa League. E ai microfoni di Sky Sport il tecnico croato è durissimo e di certo non si risparmia: "Si fa per i soldi, per finire il campionato e per i diritti tv". Ha detto Juric, spiegando anche le difficoltà della propria squadra: "Questo non è calcio, non sono emozioni vere. Ci sforziamo al massimo, i ragazzi sono stupendi, anche chi ha già firmato con altre società".

E poi la sua anche sul fatto di giocare in stadi completamente vuoti: "E' un calcio diverso, è un'altra cosa giocare davanti alla gente. Non vale molto secondo me". Juric ha però soprattutto messo in evidenza l'obiettivo stagionale della società, svelando ciò che gli era stato chiesto ad inizio stagione dal presidente Setti"A me è stata chiesta una retrocessione dignitosa: non era importante che ci salvassimo, ma che i conti fossero a posto. La partenza era quella".

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