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Italia-Macedonia resta in sospeso per la capienza al 100%: la richiesta c’è, la deroga ancora no

Manca poco più di una settimana alla sfida playoff di Palermo per Italia-Macedonia. Il Governo non si è ancora espresso in via definitiva su un ‘Barbera’ senza restrizioni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Le parole di Valentina Vezzali in occasione del ritorno della delegazione paraolimpica e la consegna della bandiera in vista del cambio di testimone per Milano-Cortina 20206 lasciano aperte concrete possibilità di vedere un ‘Barbera' finalmente al completo per il prossimo 24 marzo, data in cui si giocherà il primo playoff azzurro Italia-Macedonia. In realtà, la Federcalcio da tempo ha ufficializzato la richiesta che però non è stata ancora sottoposta al vaglio governativo e il calcio resta in attesa di conoscere il proprio destino.

"Se il presidente Gravina mi farà la richiesta di un aumento della capienza, visto che ho la deroga e posso consentire l'aumento della capienza, la prenderò in considerazione. Anche nell'ottica che stiamo andando verso una riduzione dei casi, quindi stiamo tornando in una sorta di normalità". Le parole del sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, non lasciano dubbi sulle intenzioni di ridare una normalità anche al mondo del pallone, approfittando dell'evento più atteso (e temuto) da parte di tutti i tifosi: la sfida contro la Macedonia per approdare all'ultimo playoff-spareggio per un posto a Qatar 2022.

Eppure, dietro all'apertura del Governo si cela un piccolo giallo: la richiesta da parte della Lega Serie A è stata già presentata alcuni giorni fa, precisamente lo scorso 10 marzo. L'intento è di avere uno stadio in grado di trascinare la Nazionale di Mancini senza più le restrizioni anti Covid ancora in atto. Per farlo, però, è fondamentale il lasciapassare istituzionale che non è ancora arrivato e le dichiarazioni della Vezzali stridono davanti ai fatti, avallando chi all'interno del sistema calcio ha da sempre sostenuto poca attenzione da parte del Governo.

Ovviamente non è una questione di semplice lana caprina: un ‘Barbera' al 100% significa un precedente importante e fondamentale che implica ciò che è stato prospettato non più tardi di lunedì pomeriggio dal Sottosegretario al Ministero della Salute, Andrea Costa, ovvero la riapertura completa di tutti gli impianti all'esterno. Un effetto domino che si dovrebbe concretizzare dal 1° aprile, con la chiusura dello Stato di emergenza per Covid, fermo restando le disposizioni sanitarie e le misure ritenute comunque necessarie.

Per il 24 marzo serve un mandato speciale, anche se puramente formale, vista la vicinanza con la dead-line del 1° aprile e il calcio non può decidere per sé. Tanto che una settimana fa è stata inoltrata la richiesta precisa su un argomento oramai discusso da inizio stagione e che appare sempre in dirittura d'arrivo ma senza mai vedere la linea del traguardo. Calendario alla mano, la decisione – che dovrebbe essere positiva verso un aumento della capienza al 100 per cento – dovrebbe arrivare entro la prossima sosta del campionato, quindi per il fine settimana, così da permettere la regolare prevendita in vista di giovedì 24 marzo, quando dalle 20:45 si deciderà il destino dell'Italia.

Un primo ulteriore passo si è registrato con le parole di apertura del Ministro della Salute, Roberto Speranza, che si è detto, al momento, più che favorevole alla cessazione delle restrizioni sulla capienza dello stadio, "stante l'attuale situazione epidemiologica e l'importanza dell'evento". Dunque, si è ad un passo dal formalizzare l'autorizzazione per "la presenza del pubblico pari alla capienza dello stadio Barbera di Palermo per la partita Italia-Macedonia del Nord".

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