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La capienza degli stadi aumenterà, Vezzali: “Il prima possibile sarà al 100%”

Il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali è tornata a parlare dell’aumento della capienza degli stadi. Le società di Serie A pretendono che si passi dal 50 al 100%. Vezzali ha dichiarato che il governo sta lavorando a questa ipotesi e prenderà una decisione molto presto: “Il governo si esprimerà entro fine settembre. Abbiamo tempo per valutare l’andamento della situazione epidemiologica. Io sono ottimista, la capienza al 35% al chiuso e al 50% all’aperto è solo un punto di partenza. L’obiettivo è arrivare al 100% quanto prima”.
A cura di Alessio Morra
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Il campionato di calcio di Serie A è tornato ad avere gli spettatori dopo un anno e mezzo, gli impianti si possono riempire fino al 50%, è così dalla prima giornata di campionato, possono accedervi solo i possessori di Green Pass. Da tempo però le società di calcio stanno chiedendo al governo di aumentare la capienza degli stadi. Il sottosegretario allo sport Valentina Vezzali ha dichiarato che l'obiettivo del governo è quello di arrivare quanto prima al 100% di capienza per gli stadi all'aperto.

Si disputeranno almeno tre turni ancora di campionato con la capienza al 50% per gli stadi delle squadre di Serie A, poi dopo la sosta di ottobre qualcosa potrebbe cambiare. Il governo sta valutando la possibilità di aumentare la capienza di pubblico negli impianti sportivi, sarà comunque sempre fondamentale avere il Green Pass per entrare allo stadio. Vezzali, nel giorno della presentazione del nuovo Bocconi Sport Center a Milano, ha detto che entro la fine di settembre il governo prenderà una decisione: "Il governo si esprimerà entro fine settembre. Abbiamo ancora un po' di tempo per valutare l'andamento della situazione epidemiologica. Io sono ottimista, la capienza al 35% al chiuso e al 50% all'aperto è solo un punto di partenza. L'obiettivo è arrivare al 100% quanto prima".

Mentre il presidente del Coni Giovanni Malago ha suggerito una misura che possa aiutare i club, che negli ultimi diciotto mesi hanno un po' tutti problemi enormi: "Per me è indispensabile che risponda il Governo, non mi sostituisco ad un ruolo non mio. Mi sembra evidentissimo che il mondo dello sport lo richiede, se c'è il rispetto di tutte le prescrizioni come succede all'estero. Se questo non può accadere è evidente che c'è solo una soluzione: integrare i ricavi che si perdono per strada, non si può giocare ad armi impari rispetto agli altri. Le società non ce la fanno, hanno già problemi enormi dopo gli ultimi 18 mesi. O si dà la possibilità di utilizzare gli impianti al 100% oppure quello che non si compensa con la capienza deve essere dato con strumenti che è lecito scelga il Governo".

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