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Infortunio Mertens, condizioni e tempi di recupero: quante partite salta

Condizioni e tempi di recupero di Mertens dopo l’infortunio contro l’Inter tengono in ansia il Napoli. Il belga si è fatto male alla caviglia sinistra: distorsione è la prima diagnosi fornita dalla società e ribadita da Gattuso. Il sospetto e il timore è che il trauma possa aver interessato anche i legamenti. In quel caso il periodo di stop sarebbe più lungo.
A cura di Maurizio De Santis
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L'infortunio subito da Dries Mertens alla caviglia sinistra toglie il sonno al Napoli. Condizioni e tempi di recupero dell'attaccante verranno valutati con maggiore attenzione nelle prossime ore ma la prima diagnosi (forte trauma distorsivo) lo tiene di fatto fuori dalle prossime due gare di campionato che mancano alla pausa contro Lazio e Torino. Le lacrime per il dolore versate in campo dal belga sono stati il segnale della resa e, al tempo stesso, la paura che gli sia successo qualcosa di più grave. Ovvero che quella torsione impropria dell'articolazione abbia fatto altri danni ecco perché il sospetto interessamento dei legamenti emerso dopo una prima visita potrà essere confermato oppure smentito dagli esami a cui il calciatore verrà sottoposto entro la giornata odierna.

Come si è fatto male Mertens, la dinamica dell'infortunio

Dodici minuti, tanto è durata la partita di Mertens a San Siro contro l'Inter. Come si è fatto male? Le immagini al replay mostrano la dinamica dell'azione e il momento in cui il calciatore, nel tentativo di effettuare un cross, poggia male il piede di sinistro. L'arto gli resta piantato a terra – come si dice in gergo – e il corpo si sbilancia, peso e movimento rendono più dura la torsione. Il belga non riuscirà più ad alzarsi da solo e sarà trasportato a braccia nello spogliatoio dai membri dello staff medico. Al suo posto Gattuso farà entrare Petagna che, nel finale, centrerà il palo del possibile, mancato, pareggio.

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I tempi di recupero del belga, l'attacco del Napoli in emergenza

Nell'ipotesi peggiore il periodo di stop potrebbe essere più lungo e sottrarre a Gattuso – che nel dopo gara ha parlato di distorsione – una pedina fondamentale per esperienza e qualità. Una pedina divenuta vitale adesso che, nell'attesa del rientro di Osimhen (in riabilitazione dopo il brutto colpo alla spalla preso in nazionale un mese fa), il reparto offensivo dei partenopei ha perso un altro elemento (contro la Lazio mancherà anche Insigne per squalifica dopo l'espulsione). Sulla carta restano Fernando Llorente, in rosa ma ormai fuori dal progetto (a gennaio andrà via), e Arek Milik da tempo accantonato per non aver rinnovato il contratto e chiesto la cessione (lo avrebbe voluto Sarri alla Juventus poi è saltato tutto complice anche l'esonero dell'allenatore.

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