In ospedale Tacconi ha rivisto tutte le sue partite: “Un passatempo che mi ha dato la carica”

Nell'aprile del 2022 la vita di Stefano Tacconi è cambiata: un'aneurisma ha messo a repentaglio la sua vita, costringendolo a sottoporsi a un paio di operazioni prima di ricominciare la riabilitazione. Sono stati momenti difficili, ma adesso l'ex portiere della Juve sta cercando di superare tutto.
L'ex giocatore è stato ospite di Verissimo, il salotto televisivo di Silvia Toffanin, in una delle prime interviste rilasciate dopo il terribile male che lo ha colpito. Tacconi si è presentato in studio camminando senza l'ausilio delle stampelle, un segnale incoraggiante per i tanti tifosi che lo seguono con molto affetto.
Il portiere ha raccontato l'incubo che lo ha travolto all'improvviso: "I segnali c’erano stati, dovevo essere io il dottore di me stesso. Avevo tirato un po’ troppo la corda. Però, dai, la corda siamo riusciti a scioglierla ed è andata bene". Adesso però la vita sta tornando sui giusti binari.

Il pensiero non può non andare al calcio, allo sport che lo ha reso celebre e al quale ha dedicato la sua vita. Il campo appare come un ricordo lontanissimo, ma anche in ospedale Tacconi non ha mai spezzato il filo della sua passione che gli è servita per alleviare le sofferenze: "Se mi capita di avere nostalgia del calcio? In ospedale ho visto tutte le mie partite vecchie, un passatempo che mi ha dato la carica".
Per adesso l'ex portiere è costretto a vivere con alcune limitazioni dettate dalla malattia, ma guardando indietro si ritiene fortunato per come sono andate le cose. Le operazioni al cervello lo avevano portato a vivere un vero dramma, con incubi e allucinazioni continue, ma il ritorno a casa avvenuto lo scorso ottobre gli ha permesso di vedere la luce alla fine del tunnel.
Tacconi guarda alla vita con molto ottimismo nonostante i mesi di grande paura che ha vissuto: "Non devo più fumare, bere e altre cose. Da 15 giorni non ho più le stampelle, sono testone e testardo. Il recupero sta andando bene, adesso cammino. Sono stato fortunato".