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Il Venezia non molla la Serie A: 4-3 di cuore al Bologna per sperare ancora nella salvezza

Il Venezia non vuole mollare le speranze di restare in Serie A. La squadra di Soncin tornare a vincere con un pirotecnico 4-3 contro il Bologna e continua a sperare nella salvezza.
A cura di Paolo Fiorenza
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Il Venezia non vuole mollare le speranze di restare in Serie A. La squadra di Soncin tornare a vincere (non accadeva dal 12 febbraio contro il Torino ndr) con un pirotecnico 4-3 contro il Bologna e continua a sperare nella salvezza. Un match pazzo che si è deciso nell'ultimo minuto di recupero grazie alla rete di Johnsen che consente alla squadra di Soncin di credere ancora nel sogno di restare in Serie A. Tutto dipenderà dall'esito di Salernitana-Cagliari: in caso di vittoria dei granata il Venezia sarebbe retrocesso matematicamente in Serie B.

E pensare che i lagunari erano passati in vantaggio di due gol nel primo tempo con i gol di Henry e Kiyine prima della rete di Orsolini che aveva chiuso la prima frazione. Nella ripresa Arnautovic e Schouten confezionano il sorpasso prima del 3-3 di Aramu su rigore dubbio concesso ai lagunari e del gol di Johnsen che trova un destro imprendibile per Skorupski e mette a segno il definitivo 4-3. Dopo dieci sconfitte consecutive arrivano i tre punti per il Venezia.

Tre gol nel primo tempo e tante emozioni col Venezia in vantaggio

Il Venezia si gioca subito le sue chance di salvezza partendo al massimo. Il Bologna infatti è stato completamente spiazzato dal fulminante inizio dei lagunari che hanno trovato subito la rete del vantaggio con Henry che lanciato direttamente da Maenpaa nel cuore della difesa emiliana è bravo a scavalcare Skorupski con un pallonetto. In venti minuti il Venezia riesce a realizzare anche la rete del raddoppio. Haps in area di rigore viene atterrato dall'uscita bassa di Skorupski, ammonito per l'occasione, e l'arbitro assegna il tiro dagli undici metri.

Il tiro di Kiyine però viene respinto dal portiere polacco ma poi ribadito in gol dallo stesso marocchino. E allora il Bologna corre ai ripari. Mihajlovic cambia Theate con Orsolini che cambia completamente la partita. Il modulo passa a un 4-2-3-1 e lo stesso Orsolini trova la rete del 2-1 sfruttando al meglio in area un assist al bacio di Barrow. Con questo risultato si chiude il primo tempo che lascia ancora tutto aperto.

Finale rovente dopo il rigore realizzato da Aramu

Nella ripresa i due allenatori cambiano qualcosa ma la partita è subito molto intensa. Il Bologna infatti è in crescita e infatti crea altre due occasioni pericolose che hanno visto più volte il Bologna pericolosissimo sull'asse Barrow-Arnautovic. L'austriaco si fa chiudere da Maenpaa che però non può nulla poco dopo. È ancora Barrow a ispirare la rete del pareggio. Il suo cross dalla sinistra raccolto da De Silvestri ha propiziato la deviazione sottomisura di Arnautovic per il 2-2. Una rete che rianima la squadra di Mihajlovic e demoralizza il Venezia che crolla dopo che Schouten si inventa con un sinistro a giro la rete del 2-3.

Sembrava tutto finito per il Venezia e invece l'arbitro assegna un calcio di rigore dubbio per un contatto tra Medel e Aramu in area di rigore. Il direttore di gara lo fa anche a rivedere al VAR e nonostante il cileno avesse chiaramente colpito la palla e non il giocatore, assegna il tiro dagli undici metri che lo stesso Aramu trasforma per il gol del 3-3. Da qui ne scaturisce un finale rovente anche perché il pareggio non basta al Venezia per evitare la matematica retrocessione. E allora proprio quando tutto sembrava ormai deciso, Johnsen trova un destro imprendibile per Skorupski e realizza il gol del definitivo 4-3 che regala ancora qualche ora di speranza ai lagunari. Se la Salernitana dovesse battere il Cagliari infatti, sarà Serie B matematicamente per il Venezia.

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