Il “trucco” di Inzaghi che ha fatto grande l’Inter: tutto nasce da un errore alla Lazio
Simone Inzaghi lo aveva detto ancor prima dell'ultimo successo contro il Torino: "Con un calendario così, bisogna sempre avere idee nuove, essere pronti a gestire le situazioni". Con i granata è arrivata la vittoria, stentata, forse qualcosa si è inceppato negli ultimi 90 minuti di un 2021 vissuto intensamente, ma l'obiettivo è stato raggiunto. Anche grazie alle idee del tecnico nerazzurro che si è già preso gli elogi di tutti, facendo dimenticare Conte e i suoi alfieri in campo. Con numeri importanti, migliori dell'ultima Inter che concluse il campionato alzando al cielo il 19° scudetto.
Quasi nessuno avrebbe scommesso che a dicembre l'Inter si potesse ritrovare prima in classifica, da sola, Campione d'Inverno con un turno di campionato d'anticipo, il miglior attacco assoluto della Serie A con quasi 50 gol e tra le migliori difese del torneo. Solamente una sconfitta, un filotto di otto vittorie consecutive e nelle ultime sette gare con la porta inviolata. Un capolavoro, firmato Simone Inzaghi che in tutto questo ha aggiunto del suo con ben cinque punti in più rispetto all'ultima Inter griffata Antonio Conte.
Sulla carta e sul campo non c'è spazio per gli altri. Anche nel gioco quest'Inter ha mietuto proseliti, facendo diventare la squadra ancora più imprevedibile e meno decifrabile di quella di Conte, mantenendone le prerogative fondamentali: approccio e qualità. Così, il passaggio estivo è stato affrontato in modo indolore, senza alcun rimpianto e con i tifosi che si possono godere anche gli ottavi di Champions League, assoluta novità da dieci anni a questa parte. "Avrei voluto evitare il Liverpool" ha ammesso il tecnico pensando alla sfida contro la corazzata inglese. "Dovremo essere molto intensi, ma prima di quella data ci saranno impegni e giorni da vivere con altrettanta intensità".
Una parola che racchiude il segreto di quest'Inter che è cresciuta gara dopo gara anche grazie ad un "trucco" del tecnico che lo sta utilizzando con frequenza quasi maniacale in nerazzurro. Frutto dell'esperienza passata, a Roma, quando allenava la Lazio e che Inzaghi è riuscito a farne virtù. Un errore che gli costò un successo e che da allora si ripromise di non commettere mai più: "Ai tempi della Lazio avevo richiamato in panchina Leiva, che era stato da poco ammonito. Ma non feci in tempo e prese il secondo giallo prima della sostituzione; in dieci non riuscimmo a vincere".
Da quel momento, Inzaghi si è ripromesso di non cadere più due volte nello stesso errore ed è così che è nata la scelta quasi sistematica dei cambi in casa Inter. In ogni partita, non appena ce n'è necessità, il tecnico mette mano alla panchina, in modo chirurgico: "Da quando c'è la possibilità dei cinque cambi, ho sempre avuto più attenzione a questo aspetto". E così, ci è ammonito lascia il posto a compagni freschi e "immacolati". Un ‘caso Leiva' non accadrà mai più.
