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Perché c’è un segno rosso sulla faccia dei calciatori: no alla violenza sulle donne

Perché i calciatori hanno un segno rosso sul viso? È successo in Atalanta-Juventus, primo anticipo del sabato e sarà così anche per Milan-Napoli e Torino-Inter. Il copione si ripeterà anche domenica in Bologna-Parma, Roma-Brescia, Sassuolo-Lazio, Verona-Fiorentina, Samp-Udinese, Lecce-Cagliari e poi lunedì per il monday niht tra Spal e Genoa. Quel simbolo è un richiamo all’iniziativa “un rosso alla violenza sulle donne” organizzata dalla Lega di Serie A con WeWorld Onlus.
A cura di Maurizio De Santis
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Perché i calciatori hanno un segno rosso sul viso? È successo in Atalanta-Juventus, primo anticipo del sabato e sarà così anche per Milan-Napoli e Torino-Inter. Il copione si ripeterà anche domenica in Bologna-Parma, Roma-Brescia, Sassuolo-Lazio, Verona-Fiorentina, Samp-Udinese, Lecce-Cagliari e poi lunedì per il monday niht tra Spal e Genoa. Quello sbuffo di colore sulla faccia non è un vezzo ma il simbolo di una campagna di sensibilizzazione per i diritti delle donne e contro ogni forma di abuso, sopruso nei loro confronti.

"Un rosso alla violenza" è il nome dell'iniziativa giunta alla terza edizione, organizzata dalla Lega di Serie A in collaborazione con WeWorld Onlus e prevista per le partite in programma alla tredicesima giornata (sabato 23 e domenica 24 novembre). Quest'anno tra i testimonial scelti per veicolare il messaggio registrato in un video ci sono Marco Materazzi, Bernardo Corradi, Alessandro Del Piero, Elisa Di Francisca, Marta Pagnini e Rossella Brescia.

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Capitani con una fascia al braccio simbolica per l'occasione

Oltre alla pennellata di colore rosso su una delle gote, al momento dell'ingresso in campo i calciatori sono accompagnati da bambine con addosso la maglietta a tema mentre i capitani hanno al braccio la fascia simbolo dell'evento speciale. All'interno degli stadi vengono esposti striscioni e trasmessi sui maxi-schermi gli spot che richiamano la campagna per destare l'attenzione del pubblico presente sugli spalti.

Siamo in prima linea per accrescere la consapevolezza nell’opinione pubblica di un fenomeno drammatico e inaccettabile – ha ammesso il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè -. La campagna che abbiamo ideato tre anni fa serve proprio per porre sotto i riflettori questo tipo di violenza, con la quale non è possibile convivere. Il nostro messaggio lo scorso anno ha raggiunto dieci milioni di persone, la Serie A è pronta a fare la sua parte e per questo ringrazio tutti i calciatori che scenderanno in campo con il segno sul viso per dare un cartellino rosso alla violenza sulle donne.

Dal campo ai social con l'hashtag #unrossoallaviolenza

Dal campo ai social, l'iniziativa comune di di Lega Serie A e WeWorld Onlus va oltre il recinto di un impianto e le righe bianche del rettangolo verde. L'hashtag #unrossoallaviolenza sarà a corredo delle foto e dei messaggi colorati di rosso con le immagini dei calciatori, delle loro compagne e degli altri testimonial che, da soli o in coppia, dichiareranno il proprio impegno a sensibilizzare i loro follower.

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