video suggerito
video suggerito

Il Napoli vince la Supercoppa italiana con Neres e si toglie “gli schiaffi da faccia” col Bologna

La doppietta del brasiliano fissa il risultato (2-0) e consegna agli azzurri il primo trofeo della stagione. Successo netto anche a livello tattico e mentale, Conte fa capire a Italiano chi comanda.
A cura di Maurizio De Santis
75 CONDIVISIONI
Immagine

La doppietta di David Neres consegna al Napoli la Supercoppa italiana. Bologna battuto 2-0, con un gol per tempo e almeno un altro paio mancati di un soffio. Entrambi di preziosa fattura che mandano a farsi benedire la costruzione dal basso e il pressing alto/altissimo di Vincenzo Italiano. Il brasiliano prima inventa una traiettoria a giro bellissima, imprimendo alla palla un effetto da prestigiatore, poi approfitta di un incredibile pasticcio in fase di disimpegno degli avversari per mettere in porta il raddoppio con un tocco sotto delizioso. E poteva fare anche il terzo se solo il traversone di quel colosso di Hojlund fosse stato messo lì da un piede più gentile.

Le prodezze del sudamericano sono la cartina di tornasole di come il Napoli aveva preparato la partita. Attenzione massima e voglia famelica di andarsi a prendere il campo centimetro dopo centimetro. In quella trama così fitta la squadra di Conte non si perde, non s'imbriglia ma ragiona e attende il momento migliore per affondare il colpo. E quando lo fa, fa male davvero annichilendo il Bologna, spazzandolo via assieme ai brutti ricordi di qualche settimana fa. E con essi anche quel venticello che vorrebbe l'attuale allenatore dei felsinei sulla panchina dei campani quando/se si libererà uno strapuntino. Folle solo a pensarlo.

Immagine

Antonio Conte e gli azzurri si sono tolti gli schiaffi da faccia. La sconfitta subita in campionato al Dall'Ara era stata durissima, una spallata che ha scosso dalle fondamenta la squadra, col rischio che il tecnico mollasse tutto perché non voleva "accompagnare un morto". È stato allora, in mezzo alla tempesta, che i partenopei si sono ritrovati e, complice l'emergenza infortuni (Anguissa, Lukaku, De Bruyne i pezzi pesanti, oltre a Gilmour, persi per strada a causa di problemi muscolari), sono riusciti a rilanciarsi indossando una nuova veste tattica. Ecco perché la vittoria in terra araba chiude idealmente un cerchio rispetto al passato turbolento e restituisce nuova vitalità per il futuro. Tocca ancora stringere denti e resistere almeno per tutto il mese di gennaio nell'attesa che l'infermeria si svuoti quasi del tutto. Farlo col dolce sapore del successo sulle labbra è come suggere bevande inebrianti che spengono la fatica.

Immagine

I due club (ma anche i loro sostenitori) avrebbero sicuramente meritato ben altro scenario rispetto al silenzio surreale dello stadio di Riyad che ha ospitato la finale. Ma tant'è, se scegli il denaro e sacrifichi la passione più genuina del tifo turi il naso e fai finta di niente perché fa sempre comodo avere in tasca un po' di milioni in più. A tutti. E il ricco montepremi messo in palio dai petrol-dollari è mica da buttare via in tempi del genere… Dall'anno prossimo, però, pare che tutti torna com'era prima: finale in gara secca, tra la squadra che ha lo scudetti sul petto e la vincente della Coppa Italia, e da giocare in Italia. Viva l'Italia. Metà dovere e metà fortuna.

75 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views