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Il Milan difende Ibrahimovic: “Dio appoggiato dai suoi soldati”

Il Milan non multerà Zlatan Ibrahimovic, il club si è schierato dalla parte dello svedese e ha stigmatizzato quanto avvenuto in campo durante il derby di Coppa Italia con Romelu Lukaku. Ennesima conferma dell’importanza dello svedese nel gruppo, che si è totalmente unito a lui, il “Dio” attorno cui i suoi soldati si sono stretti come ha scritto Theo in un tweet.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il capobranco non sarà lasciato solo: Zlatan Ibrahimovic ha il supporto dei compagni di squadra, del tecnico, della società rossonera. Al di là di cosa deciderà il Giudice Sportivo sulla inaccettabile rissa in campo con Romelu Luaku in occasione del quarto di finale di Coppa Italia tra Inter e Milan, il club si è stretto attorno al suo campione, difendendolo e tutelandolo da facili accuse. Non che Ibra ne abbia bisogno, ma è pur sempre una presa di posizione forte, a dimostrazione di quanto lo svedese sia fondamentale per i rossoneri.

Già sui propri account ufficiali, Ibrahimovic è tornato sulla vicenda, respingendo qualsiasi accusa di razzismo nei suoi confronti: "nel mio mondo non c'è spazio per queste cose" ha scritto il gigante svedese a difesa di chi gli aveva imputato un pensiero che non gli appartiene. Linguaggio spiccio, riferimenti personali, il cosiddetto "trash talking" di cui Ibrahimovic è portavoce, nulla di più. Lo svedese non si nasconde di certo, ma rilancia al mittente tutto ciò che non appartiene al campo, a quei minuti in cui a chi gioca (più o meno bene, parafrasando il suo pensiero) tutto o quasi è concesso sul rettangolo verde.

Le parole di Pioli nel dopo partita

Nell'immediato post gara, il Milan aveva fatto subito quadrato attorno al suo leader, con Stefano Pioli che non ha mancato di sottolineare davanti ai microfoni le scuse di Ibrahimovic negli spogliatoi, ai compagni per la sua espulsione che ha danneggiato tutti. Ennesima dimostrazione di personalità, mostrandosi forte anche nel momento dell'errore. La conseguenza? Muro attorno a Ibra.

Dio appoggiato dai suoi soldati: i compagni dalla parte di Ibrahimovic

Il Milan ha deciso che non lo multerà per ciò che è accaduto ed è stato detto con Lukaku nel derby, cercando di minimizzare e stigmatizzare un episodio oltremodo negativo, ma circoscrivendolo nelle attenuanti del caso. Così come hanno fatto i compagni di Zlatan, tutti d'accordo nello schierarsi dalla sua parte, anche dimostrando vicinanza attraverso messaggi social. Come Theo Hernandez che ha twittato una foto nel pieno della lite Ibra-Lukaku con tutti i rossoneri attorno allo svedese e la didascalia che non lascia margine a commenti: "Dio appoggiato dai suoi soldati" subito rilanciato da altri compagni e tifosi via social.

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