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Il Midtjylland e il metodo Moneyball: squadra e vittorie costruite attraverso le statistiche

“Moneyball” (“L’arte di vincere”) è un libro e film di successo ambientato nel baseball che racconta la storia di Billy Beane, general manager degli Oakland Athletics interpretato da Brad Pitt. Il Midtjylland, squadra danese, ha applicato nel calcio al stessa strategia: la costruzione della squadra e la ricerca della vittoria attraverso l’applicazione di un modello statistico. Un progetto vincente.
A cura di Alessio Pediglieri
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Per chi non lo sapesse "Moneyball", oltre ad essere stato un libro di successo e un film oramai di culto, è anche un metodo statistico che potrebbe essere considerato infallibile se applicato nel modo giusto e al momento giusto. Si tratta di coltivare con standard precisi "l'arte di vincere" nel proprio business o investimento, ottenendo gratificazioni importanti applicando rigide ma vincenti metodologie statistiche e matematiche. Ma cosa c'entra il ‘Moneyball' con il calcio? Si dovrebbe chiederlo al Midtjylland, fino a qualche stagione fa semisconosciuto club di calcio di Danimarca, che ha applicato da anni questa pratica con grande successo al punto da affermarsi anche a livello europeo.

L'attuale storia calcistica del piccolo club danese, infatti, si sposa alla perfezione a quella del film del 2011 con cui Brad Pitt si guadagnò una candidatura al Premio Oscar come miglior attore. Interpretò Billy Beane, ex giocatore di baseball e general manager degli Oakland Athletics, che a inizio millennio riuscì in una impresa unica: 20 vittorie consecutive, traguardo mai raggiunto nella storia del baseball americano, con una squadra composta da giocatori "scartati" dalle società più importanti e individuati mediante un modello statistico, funzionali a determinati ruoli e al progetto complessivo di Oakland.

Questa condizione di “scartati” garantiva da un lato un prezzo d’acquisto molto basso, dall'altro, attraverso analisi e statistiche attente, giocatori giusti nel posto giusto al momento giusto. "Lo scopo non deve essere comprare giocatori, lo scopo deve essere comprare vittorie", recita una delle frasi chiave del film. La strategia che ha messo in pratica ed è riuscita a replicare il "Billy Beane" o il "Brad Pitt" dello Jutland: Rasmus Ankersen, ex promessa del Midtjylland Under 19 che ha dovuto abbandonare i sogni di gloria in giovane età per un brutto infortunio, dedicandosi alla scrittura. Ma non ha mai abbandonato l'amore per il calcio. Grazie all’amico londinese Matthew Benham, scommettitore che grazie a grosse vincite è riuscito a comprarsi il Brentford e poi il Midtjylland, il metodo "Moneyball" ha preso piede.

Ankersen è diventato il ‘guru' del Midtjylland riusce do ad applicare il "Moneyball" con successo al calcio così come accade a Oakland per il baseball, realizzando il più virtuoso scouting algebrico del pallone. Ha costruito una realtà calcistica che in patria si impone vincendo il campionato nazionale e che sbarca in Europa nelle Coppe che contano. Sarà lo stesso Ankersen a rivelare parte del proprio lavoro e dei propri principi: "Valorizziamo al meglio i nostri giocatori, li collochiamo nella maniera più consona a seconda delle loro precise caratteristiche e otteniamo risultati eccellenti"

I risultati? Sotto gli occhi di tutti. Il Midtjylland – club nato nel 1999 dalla fusione tra l'Ikast FS e l'Herning Fremad – vincerà tre campionati danesi (2015 – 2018 – 2020) e una Coppa di Danimarca (2019) mettendo in fila a suon di gol e di prestazioni maiuscole le maggiori società danesi. Fino a sbocciare in Europa, in Coppa. Esordendo in Coppa Uefa l'anno dopo della sua nascita, nel 2000 giocando i preliminari, e nel 2015 arrivando in Champions League, dove viene eliminato nei turni preliminari. Passato in Europa League, venne sorteggiato nel gruppo D assieme al Napoli e qualificandosi magistralmente ai sedicesimi di finale (dove uscì contro il Manchester United). Ci riproverà ancora finché in questa edizione 2020/2021 della Champions League si qualifica per la prima volta nella sua storia alla fase a gironi. Dove troverà un'altra italiana, l'Atalanta.

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