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Il Liverpool pagò 1,1 milioni di euro al City per aver violato il programma “Scout7”

Il ‘Times’ ha rivelato il clamoroso retroscena di un contenzioso che risale al 2013 tra Liverpool e Manchester City. Il ds dei red e due x City approdati nello staff del Liverpool avrebbero utilizzato le loro password di sistema per hackerare il programma di scouting del City (“Scout7”). Per risarcimento il Liverpool pagò oltre 1,13 milioni di euro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Liverpool è sempre primo in solitaria in Premier League dopo cinque turni. A punteggio pieno, i reds sono partiti fortissimi mettendo tutte le avversarie in doverosa fila, anche i campioni del Manchester City che restano in ritardo di cinque lunghezze. Questo sul campo, in tribunale, invece la storia cambia e si capovolge: è il Liverpool ad aver dovuto pagare pegno ai Citizens per una questione che risale al lontano 2013 e che solamente oggi è stata portata alla luce dai media.

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A rivelare il retroscena è stato il "Times" che ha evidenziato un retroscena fino ad oggi tenuto a riserbo:  nel 2013 i Reds pagarono 1,1 milioni di euro come indennizzo per aver violato il programma "Scout7". Con questo enorme esborso di denaro si pose fine alle accuse sulla violazione del sistema di scouting da parte della squadra attualmente allenata da Klopp.

Cos'era il programma Scout7

E' una storia vecchia, oramai sepolta ma della quale non si era conosciuto il retroscena fino ad oggi: il pagamento da parte dei reds risalirebbe al 2013 dopo le accuse da parte del City secondo cui il Liverpool avrebbe spiato e ottenuto informazioni su un sistema utilizzato per raccogliere informazioni sui calciatori, soprattutto i più talentuosi. Il sistema era conosciuto da tutti con il nome di "Scout7" e da parte dei reds venne intrapreso un vero e proprio atto di spionaggio.

I colpevoli e l'indennizzo

I colpevoli sarebbero stati il direttore sportivo Michael Edwards e due talent-scout ex Manchester City che approdarono ad Anfield poco prima, Dave Fallows e Julian Ward. Una sorta di task force per carpire in anteprima le mosse del Manchester e soprattutto i talenti su cui poter puntare, anticipando le mosse avversarie. Mosse ovviamente illecite e che  – una volta appurate – hanno obbligato il club di Liverpool a pagare oltre 1 milione e 100 mila euro di indennizzo per porre a tacere la vicenda. Che al momento non è stata confermata (ma nemmeno smentita) da quando è apparsa sulle pagine del "Times".

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