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Il dramma del Pallone d’Oro Denis Law: “Ho la demenza, capisco cosa mi sta succedendo”

Come altri 5 giocatori di quel leggendario Manchester United, anche Denis Law è stato colpito da demenza. L’annuncio arriva dallo stesso ex attaccante scozzese in una commovente lettera: “Capisco cosa sta succedendo ed è per questo che voglio affrontare la mia situazione ora finché sono in grado, perché so che ci saranno giorni in cui non capirò e odio questo pensiero. Non siate tristi per me, sono fortunato ad aver vissuto quello che ho nella mia vita”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Denis Law è affetto da demenza: il doloroso annuncio arriva dallo stesso leggendario giocatore del Manchester United e della Nazionale scozzese. L'81enne ex attaccante affida alla figlia – perché la renda pubblica – una lettera cruda e commovente, in cui il Pallone d'Oro del 1964 racconta cosa gli sta succedendo: "Sono al punto in cui sento di voler essere sincero sulla mia condizione. Mi è stata diagnosticata una ‘demenza mista', che è più di un solo tipo di demenza: nel mio caso si tratta di Alzheimer e demenza vascolare. Questo è stato un anno estremamente difficile per tutti e i lunghi periodi di isolamento non hanno certo aiutato. È una malattia incredibilmente impegnativa e problematica e ho visto molti amici attraversarla. Speri che non accada a te, fai persino battute su di essa ignorando i primi segni perché non vuoi che sia vero. Ti arrabbi, frustrato, confuso e poi preoccupato, preoccupato per la tua famiglia, poiché saranno loro a occuparsene".

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Law ha giocato anche una stagione in Serie A nel Torino, prima di trasferirsi al Manchester United di Matt Busby nel 1962 e da lì prendere parte all'epopea della Santa Trinità dei Red Devils, assieme al suo grande amico George Best e a Sir Bobby Charlton, anch'egli colpito da demenza qualche mese fa. La statua dei tre all'esterno di Old Trafford è una dei monumenti più iconici dello sport mondiale. Lo scozzese diventa il sesto giocatore della mitica squadra dello United che vinse la Coppa dei Campioni nel 1968 a cui è stata diagnosticata la condizione degenerativa del cervello. Oltre a lui e Charlton, infatti, anche Nobby Stiles, Tony Dunne, Bill Foulkes e David Herd furono colpiti da demenza prima di morire. La notizia di Law sicuramente accrescerà le preoccupazioni sui legami – che alcuni studi già affermano esistere – tra questa malattia e i colpi di testa nel calcio.

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Law sul campo si meritò l'appellativo di ‘King of United', segnando con la maglia rossa 237 gol in 404 presenze e vincendo due campionati ed una FA Cup oltre alla Coppa dei Campioni. Il suo coraggio in campo è pari a quello che mostra nel raccontare la sua malattia: "È arrivato il momento di affrontare questa cosa a testa alta. Riconosco come il mio cervello si stia deteriorando e come la mia memoria mi sfugga quando non lo voglio e come questo mi causi angoscia in situazioni che sono al di fuori del mio controllo. Capisco cosa sta succedendo ed è per questo che voglio affrontare la mia situazione ora finché sono in grado, perché so che ci saranno giorni in cui non capirò e odio questo pensiero".

Il tono delle parole di Law diventa toccante: "Non voglio che le persone siano tristi se dimentico luoghi, persone o date, perché bisogna ricordare che mi sono piaciuti tutti quei ricordi e sono fortunato ad aver vissuto quello che ho nella mia vita: una famiglia amorevole e solidale, una grande carriera facendo ciò che amavo e venendo pagato per farlo e amici per tutta la vita".

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L'ex attaccante racconta la sua attuale condizione e come intende viverla: "Ho giorni buoni e giorni cattivi e cerco di prendere ogni giorno come viene, adattando il mio stile di vita di conseguenza. Ho appeso le mie scarpe da calcio molto tempo fa e ora è il momento di mettermi alle spalle anche i giorni degli autografi, quindi mi scuso con chiunque mi abbia mandato qualcosa ma non sono in grado. Sto cercando di essere positivo e determinato a continuare a guardare il mio club, il Manchester United all'Old Trafford, spero che questa sia una stagione di successo e sono eccitato dai nuovi acquisti che Ole e il club hanno realizzato. Inoltre, ove possibile, vorrei continuare il mio coinvolgimento con il ‘Denis Law Legacy Trust', il lavoro che lo staff e i volontari svolgono nella comunità è straordinario e fa davvero la differenza".

"So che la strada da percorrere sarà dura, impegnativa, dolorosa e in continua evoluzione – conclude Law – quindi chiedo comprensione e pazienza poiché questo non sarà un viaggio facile soprattutto per le persone che mi amano di più". L'annuncio del bomber scozzese ha avuto un grande impatto emotivo Oltremanica ed il Manchester United ha dedicato un meraviglioso post al suo immortale Re: "Tutti sono con te in questa battaglia, Denis. Ammiriamo la tua sincerità, il tuo coraggio e la tua umiltà nell'essere aperti riguardo alla tua diagnosi di demenza". Parole cui hanno risposto anche altri club e che non possono non essere sottoscritte da chi ama le leggende dello sport.

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