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Il calciomercato del Monza entra nel vivo, Galliani ci crede e svela il mantra: “Lo ripeto a tutti”

Definiti Ranocchia e Cragno, l’ad del club brianzolo sta lavorando per altri nomi top: da Candreva a Sensi, da Belotti a Pinamonti. Tutti profili che seguono un filo conduttore ben preciso.
A cura di Alessio Pediglieri
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Il Monza sta ancora smaltendo i postumi della sbronza da Serie A, una festa attesa da 110 anni e consumatasi qualche settimana fa nella vittoriosa cavalca playoff dove ha conquistato una promozione che rappresenta l'ennesima asticella alzata da quando il club brianzolo è finito in mano a Berlusconi. Ma l'ascesa non vuole terminare e adesso per i biancorossi inizierà la parte più delicata e difficile attraverso il calciomercato: sedimentarsi in Serie A cercando di diventarne una realtà, cullando ambizioni importanti che sono nel DNA di Adriano Galliani, braccio destro del presidente e autore del progetto tecnico fin qui vincente.

Proprio l'ad biancorosso sta lavorando dal primo giorno del dopo promozione per creare basi concrete per far sì che il Monza possa vivere il prossimo anno nel migliore dei modi. La struttura i base c'è e non verrà smantellata per motivi di opportunità e di bilancio: nessuna spesa folle, solamente movimenti funzionali e tutto all'interno del cerchio della continuità che ha già portato ottimi risultati in pochissimo tempo. Non è un caso che il Monza sia stato uno dei primi club a stabilire senza indugio la linea da seguire per il mercato estivo: subito definito il budget e una lista precisa di giocatori su cui lavorare per rinforzare la rosa di Stroppa.

Due neo acquisti sono già arrivati. Il primo è Alessio Cragno che andrà a ricoprire il ruolo di primo portiere: tra i migliori in Serie A, il 27enne di Fiesole ha accettato la corte di Galliani per rimanere in massima divisione e salutare il Cagliari retrocesso. Il secondo è Andrea Ranocchia che ha concluso la sua pluridecennale avventura all'Inter sposando la causa biancorossa: esperienza e qualità al centro della difesa che mancavano. Ma il piatto forte è rappresentato dalla cintola in su, con l'attacco da fare da fiore all'occhiello. Ed è proprio qui che i contatti e il saper fare di Galliani sta entrando nel vivo.

Tanti i nomi accostati al Monza, che mai ha negato interesse per nessuno in una politica cristallina in cui il gioco di sponda non è consentito: così come in campo, anche sul mercato il presidente Berlusconi non fa pretattica e ha dato mandato a Galliani di operare a carte scoperte. A fari spenti si starebbe chiudendo l'accordo con Antonio Candreva, pronto a lasciare il blucerchiato per firmare un biennale da 1 milione a stagione. Poi, si sta lavorando per Stefano Sensi sul quale il Monza ha fatto già la propria proposta all'Inter e al giocatore: prestito secco. Due colpi che, se andranno a buon fine, arriveranno all'interno del perimetro di manovra economica stabilita.

Non così per l'attacco, dove sembra oramai essere inevitabile il classico salasso monetario. I nomi sono di prima fascia, si passa da Andrea Belotti in uscita dal Torino ad Andrea Pinamonti di proprietà dell'Inter e che ha già salutato Empoli, fino a Joao Pedro, capitano del Cagliari scivolato in cadetteria. Profili su cui Galliani ha sempre dichiarato manifesto interesse ma che da qualche giorno si sono arenati per questioni economiche: "Pinamonti e Joao Pedro sono diventati difficili per i costi che implicano" ha ammesso l'ad dei brianzoli che sa che con meno di 15 milioni non arriverebbe nessuno.

L'idea comunque è sempre quella e Galliani non demorde: "La nostra filosofia è di costruire un gruppo certamente italiano, intanto abbiamo definito le operazioni Ranocchia e Cragno. Di certo firmerei per arrivare nella parte sinistra della classifica a fine stagione, ma l'obiettivo di una neo promossa in Serie A il primo anno è la salvezza". Mai, però, smettere di sognare perché la promozione è solamente un nuovo punto di partenza per il Monza e Adriano Galliani la svelato il proprio mantra sul quale si basa la filosofia del club,  il progetto e la mentalità biancorossa: "Lo sto ripetendo a tutti. Abbiamo impiegato 110 anni per salire in Serie A, non vorrei impiegarne solamente uno per ritornare in Serie B". 

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