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Il bel gesto di Fares: donazione di 2500 euro per il rider rapinato dello scooter a Napoli

Il bel gesto compiuto dal difensore della Lazio, Mohamed Fares, e i fondi raccolti finora con la sottoscrizione pubblica cancellano in parte l’amarezza il biasimo per l’aggressione al rider compiuta da balordi che, dopo averlo pestato, gli hanno rubato il motorino con il quale effettuava le consegne. Il calciatore dei biancocelesti ha partecipato alla raccolta di fondi contribuendo in maniera cospicua.
A cura di Maurizio De Santis
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La solidarietà non ha colore di maglia e travalica ogni (sciocca) rivalità. Il bel gesto compiuto dal calciatore della Lazio, Mohamed Fares, lo dimostra: ha donato 2.500 euro partecipando alla sottoscrizione pubblica (qui il link dove collegarsi) per raccogliere fondi da destinare al rider che, sabato scorso, è stato accerchiato da malviventi, pestato e derubato del motorino con il quale lavora ed effettua le consegne. Quel veicolo era tutta la sua vita e con la somme versate non solo potrà ricomprarlo ma avrà la possibilità di mettere da parte un gruzzoletto a mo' di (parziale) risarcimento per l'aggressione subita. È di circa 11 mila euro, infatti, l'importo raggiunto sulla piattaforma gofundme.com grazie anche al cospicuo versamento fatto dal difensore biancoceleste. Un'azione fatta in silenzio ma che, una volta scoperta, ha alimentato il tam tam social dei ringraziamenti nei confronti del giocatore.

Chi è il rider aggredito e picchiato a Napoli

Chi era la persona picchiata e rapinata? Si tratta di un uomo, 50enne, disoccupato e padre di famiglia, che per sbarcare il lunario e guadagnare un po' di soldi onestamente, utilizzava il veicolo della figlia per svolgere quel lavoro durissimo, considerate le condizioni, i ritmi e i pericoli della strada ai quali un rider è esposto senza alcuna garanzia né copertura equiparabile a qualsiasi altro mestiere.

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In 6 contro 1, lo hanno accerchiato e rapinato

Gianni (la persona aggredita) ha raccontato a Fanpage.it cosa è successo in quegli attimi quando, nella zona di Calata Capodichino (a Napoli), s'è visto affiancato, minacciato e poi percosso dal gruppetto di balordi che gli hanno portato via il motorino. Ha provato a opporre resistenza in tutti i modi, come si evince anche dal video diffuso sui social network, ma nulla ha potuto: erano in 6 contro 1. "Non m'importa niente dello scooter ma voglio giustizia", ha ammesso l'uomo che non s'è dato per vinto. E, dopo aver denunciato quanto gli era accaduto al commissariato di Secondigliano, ha preso in prestito la macchina del suo principale per portare a termine il giro di commissioni che erano nella sua lista.

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