36 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Ihattaren torna alla Juve, l’Ajax voleva ricoverarlo: vuole una vita normale, una persona lo aiuterà

L’Ajax voleva ricoverare Mohamed Ihattaren in una clinica, ora vive con la famiglia di Abdelhak Nouri e del suo agente Mo: “Non mi rendevo conto che il confine con la criminalità è molto sottile”.
A cura di Vito Lamorte
36 CONDIVISIONI
Immagine

Mohamed Ihattaren tornerà alla Juventus dopo che l'Ajax ha deciso di non riscattarlo. Il calciatore classe 2002 tornerà a Torino dal prossimo gennaio e ha un contratto fino al 2025 ma questa è solo la parte marginale di una storia che ha vissuto ben altri risvolti nei mesi scorsi.

Questo ragazzo era esploso al PSV Eindhoven e sembrava prontissimo per il grande passo, ma la situazione è precipitata in pochissimi mesi: il prestito alla Sampdoria doveva essere un modo per dargli continuità ma il debutto nel campionato italiano non avverrà mai perché a ottobre il giocatore torna in Olanda adducendo motivi familiari, con successiva risoluzione e passaggio all’Ajax in poche settimane. Rivide il campo con lo Jong Ajax a 342 giorni dall’ultima apparizione, ma fuori dal campo la sua situazione era sempre molto complicata.

Poche settimane fa Mohamed è stato escluso dagli allenamenti collettivi con l’Ajax per motivi di sicurezza ed è finito ai margini del gruppo, dopo che il giornale olandese aveva fatto riferimento alle minacce ricevute da parte di un gruppo criminale dopo una ‘relazione pericolosa‘.

Lunedì scorso Wesley Sneijder, ex calciatore dell'Inter, aveva confermato la volontà di volersi prendere cura di Ihattaren ma oggi sempre il noto quotidiano olandese De Telegraaf ha fatto sapere che il giovane calciatore si è trasferito per alcuni giorni alla settimana con la famiglia dell'ex Ajax Abdelhak Nouri, che aveva subito un arresto cardiaco nel 2017 durante una partita amichevole e ha subito danni cerebrali permanenti. Il calciatore di proprietà della Juve ha fatto questa scelta perché Mo Nouri, il fratello di Abdelhak, è recentemente diventato suo agente e lo sta guidando in tutto e per tutto.

Ihattaren ha parlato così del loro rapporto: "Vorrei essermi avvicinato a lui (a Mo, ndr) prima. Nella comunità marocchina, non puoi dire tutto a tua madre, ai tuoi fratelli e alle tue sorelle per puro rispetto. Non volevo tornare a casa da mia madre che piangeva ogni giorno quando avevo di nuovo problemi con me stesso. Con Mo e il resto della famiglia Nouri mi sento completamente libero di discutere di tutti i miei problemi. E se lo fai, puoi risolverli. Mo mi insegue come un pitbull, mi chiede di rispettare i miei accordi, di allenarmi duramente due volte al giorno, di osservare la mia dieta e di tagliare i legami con le persone che non hanno a cuore il meglio per me".

Lo stesso calciatore ha confessato di non essere stato in grado di gestire alcune situazione della sua vita privata: "Non mi rendevo conto che a Utrecht, nel distretto di Kanaleneiland dove sono cresciuto, il confine con la criminalità è molto sottile. A calcio, da giovane, mi venivano in mente a volte delle cose sbagliate. E mio padre lo sapeva, in tal caso mi proibiva di reagire ad un avversario, un compagno, un arbitro o un allenatore. E mi era permesso di esprimere la mia frustrazione solo al ritorno in macchina. Per rispetto di mio padre l'ho fatto".

Intanto, sempre il De Telegraaf, nelle scorse ore ha rivelato che l'Ajax aveva pensato anche ad un ricovero in una clinica di Hilvarenbeek ma Ihattaren non ha approvato questa scelta e, anche per questo, il club di Amsterdam avrebbe deciso di non riscattare il calciatore e di rimandarlo alla Juventus nella prossima sessione invernale.

36 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views