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Ibrahimovic tormentato da qualcosa che non può dire: “Ho sofferto troppo, quando parlerò capirete”

Dopo lo Scudetto vinto con il Milan, Zlatan Ibrahimovic ha parlato della sua esperienza in rossonero e di quello che ha passato negli ultimi mesi. Nei prossimi giorni la decisione sul futuro.
A cura di Marco Beltrami
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Il trionfo del Milan è anche il trionfo di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese ha dato un contributo importante alla causa del Milan e anche in questa stagione in cui non è riuscito a scendere in campo con continuità a causa dei tanti problemi fisici, è riuscito a rendersi molto utile. Come? Con il suo peso specifico all'interno dello spogliatoio, figlio di carisma, esperienza e temperamento. Ecco allora che in occasione della festa Scudetto, lo svedese si è presentato con un sigaro prima di scatenarsi dei festeggiamenti. Quando però è arrivato il momento delle interviste, Ibra è tornato serio per ripercorrere con orgoglio tutta la sua avventura bis al Milan rivelatasi vincente.

Impossibile non partire dalla soddisfazione di aver fatto ricredere chi si era mostrato scettico in occasione del suo ritorno a Milano. Ibrahimovic non dimentica, e non può non togliersi qualche sassolino ai microfoni di DAZN: "È il successo più gratificante. Mi ricordo ancora la conferenza stampa di presentazione, la domanda di una giornalista. Mi ricordava che i giocatori che tornano dove sono già stati di solito falliscono. Io feci una promessa, di riportare il Milan al top e vincere lo Scudetto. C’erano tanti che ridevano e non credevano in noi. Ora sono qui, campione con il Milan".

Ibrahimovic festeggia lo Scudetto con un sigaro
Ibrahimovic festeggia lo Scudetto con un sigaro

Un'esultanza speciale per Ibrahimovic che ha dovuto fare i conti con tantissimi problemi fisici. Pioli soprattutto nella seconda parte della stagione è stato costretto ad utilizzarlo con il contagocce, cercando di ottimizzare al massimo le sue doti tecniche. E il calciatore ora può finalmente parlare del suo calvario: "Ho sofferto troppo quest’anno. Non voglio entrare nei dettagli, ne parlerò in questi giorni. Dirò tutto quello che mi è successo. Voglio godere ora, è la vittoria che mi dà più soddisfazione".

Dunque il momento dei bilanci è rimandato, per il calciatore diventato un punto di riferimento per tutti, soprattutto per i più giovani. Ibra per questo si definisce come un "pilota": "Il primo giorno era un Milan, oggi è un altro Milan. Ho fatto quello che gli altri mi hanno insegnato ad essere. Ho insegnato tutto a questi giovani. Quando spiegherò tutto quello che mi è successo quest’anno capirete che è una storia incredibile. Parlo di problemi fisici, miei. Non potevo essere in campo, così ho aiutato fuori. La squadra mi ha seguito con grande voglia, ho fatto il pilota e abbiamo vinto".

Cosa succede ora a Ibrahimovic? Quale sarà il suo futuro, c'è il ritiro alle porte o c'è la possibilità di giocare ancora? Ibrahimovic vuole ulteriori risposte dal suo fisico e si prende qualche giorno ancora per decidere bene: "Prima devo fare qualcosa per stare bene. Quando starò bene, avrò le risposte. Ultima partita? Dipende, se sto bene no. In questi giorni vedremo cosa succede". E a proposito di futuro, ora Ibra non potrà contare sui consigli di Mino Raiola. Il suo agente, deceduto poche settimane fa, fu fondamentale nella scelta di tornare a Milano: "Questo Scudetto è per Mino Raiola, è il primo che vinco senza di lui. Quando sono tornato in Europa ero vicino al Napoli, non ci sono andato e ho chiesto a lui dove andare. E lui mi disse che solo io potevo aiutare il Milan. Questo titolo è per lui".

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