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Ibrahimovic squalificato: era in diffida e salterà Juventus-Milan, semifinale di ritorno

Zlatan Ibrahimovic salterà la semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Lo svedese era diffidato ed è stato ammonito poco prima della mezzora di Milan-Juventus per aver colpito De Ligt con un gomito troppo largo in occasione di uno stacco aereo. Stesso destino anche per Theo Hernandez e Samu Castillejo.
A cura di Redazione Sport
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Zlatan Ibrahimovic non ci sarà nella semifinale di ritorno di Coppa Italia tra Juventus e Milan. Lo svedese, già diffidato, è stato ammonito nel corso del primo tempo di Milan-Juventus per aver colpito De Ligt con un braccio troppo largo in un contrasto aereo all'altezza del centrocampo. L'arbitro Valeri non ha avuto esitazioni nell'estrarre il cartellino giallo, soprattutto dopo aver visto il difensore olandese finire per terra dolorante dopo aver subito il colpo. Lo stesso Ibrahimovic, consapevole di aver sbagliato, non ha protestato in maniera plateale.

Ibrahimovic e Theo Hernandez squalificati in vista del ritorno

La squalifica di Zlatan Ibrahimovic non è l'unica brutta notizia della serata per il Milan, in vista della gara di ritorno. Sul taccuino dell'arbitro Valeri, tra i calciatori ammoniti, sono finiti anche Theo Hernandez e Samu Castillejo, altri giocatori in diffida. E così Pioli si ritrova a dover affrontare la gara decisiva per l'accesso alla finale di Coppa Italia, in casa della Juventus, senza tre titolari.

Come funzionano le squalifiche in Coppa Italia

Il meccanismo delle squalifiche in Coppa Italia è molto diverso rispetto a quello adottato in campionato: al primo cartellino giallo scatta la diffida, al secondo si va subito in squalifica. Ibrahimovic ed Hernandez, ammoniti in occasione del quarto di finale contro il Torino, erano dunque consapevoli di essere a rischio stop in vista della gara di ritorno. La Lega Serie A aveva chiesto alla Federcalcio la possibilità di azzerare le diffide pendenti al termine dei quarti di finale, così da garantire un margine maggiore ai calciatori. Richiesta respinta dalla FIGC, che ha concesso l'azzeramento delle diffide solo al termine delle fasi preliminari, per garantire maggiore equità di trattamento ai club in gara sin dalle prime fasi.

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