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I morsi della fame di Anguissa: “Speri che i tuoi figli non passino quello che hai passato tu”

La storia di Anguissa è da copione cinematografico. Ci sono tutti gli elementi per trasmetterla ai ragazzi in un corto, con le sue parole a corredo che hanno un grande valore emotivo, umano. “Sono nato povero e quando ti trovi nelle mie condizioni hai una voglia incredibile di emergere”.
A cura di Maurizio De Santis
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Zambo Anguissa con la maglia del Napoli. Ora è in Camerun per la Coppa d'Africa.
Zambo Anguissa con la maglia del Napoli. Ora è in Camerun per la Coppa d'Africa.

André-Frank Zambo Anguissa è volato in Camerun per raggiungere la sua nazionale. Lo attendono la Coppa D'Africa e un mese di gare con la selezione dei Leoni per stupire l'Europa, che avrebbe boicottato il trofeo continentale per non perdere i calciatori, per scrivere la storia con la maglia del suo Paese, perché se hai conosciuto i morsi della fame, la povertà e hai imparato a stare in equilibrio sulla follia di una vita senza sbocchi allora puoi tutto. Anche sognare di diventare una leggenda del calcio "come Roger Milla".

Nell'intervista al quotidiano francese L'Equipe il centrocampista del Napoli (è in prestito con diritto di riscatto dal Fulham) si racconta a cuore aperto, lo fa senza tralasciare il lato oscuro della forza, quella paura di fallire che per lui significava lasciarsi risucchiare da quel mondo che aveva lasciato a malincuore nonostante le ristrettezze, da quelle radici che non ha mai dimenticato, da quei ricordi che porta con sé come lezione per il presente, monito per il futuro, stimolo a non arrendersi mai. Non ha mai mollato, nemmeno quando le peripezie sui campi di calcio l'hanno portato da Marsiglia alla Premier che gli fece strabuzzare gli occhi.

Oggi è in Serie A ed è "grato" a Spalletti che gli ha dato subito fiducia: non aveva abbastanza allenamenti nelle gambe (come si dice in gergo) né sufficiente familiarità con il gruppo eppure lo ha mandato in campo e lui l'ha ripagato nell'unico modo che conosce: mai mollare, voglia di migliorarsi sempre. "È emozionante, ti restituisce tutto al centuplo", dice di lui Rudi Garcia, l'ex tecnico della Roma che ne ha memoria dai tempi dell'Olympique. Ne ricorda un tratto essenziale: l'umiltà. Ed è anche da questi particolari che riconosci l'uomo prima del calciatore.

Anguissa è arrivato al Napoli dal Fulham con la formula del prestito con diritto di riscatto.
Anguissa è arrivato al Napoli dal Fulham con la formula del prestito con diritto di riscatto.

La storia di Anguissa è da copione cinematografico. Ci sono tutti gli elementi per trasmetterla ai ragazzi in un corto, con le sue parole a corredo che hanno un grande valore emotivo, umano. "Sono nato povero e quando ti trovi nelle mie condizioni hai una voglia incredibile di emergere – spiega Anguissa al giornale francese -. Speri che i tuoi figli non passino quello che hai passato tu, vuoi uscirne. Mio padre ha sempre lottato per tutti noi ed ero ansioso di restituirgli qualcosa. Per me, che vengo dal Camerun, l’Europa è l’occasione della vita".

Anguissa vuole tutto, non si accontenta. Corre e sogna, il sacrificio è stato il suo companatico da una vita. E lo è anche adesso che il calcio ha rappresentato una via d'uscita, un'occasione da non perdere. "Non ho mai pensato di tornare a casa. Anche quando le cose non andavano, non ho mai pensato di fallire. Non avevo scuse per fallire. Voglio vincere la Coppa d'Africa, andare al Mondiale, essere un grande giocatore. Voglio fare la storia del Camerun come Roger Milla".

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