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Guardiola sull’addio di Aguero al City: “Con questi prezzi non compreremo un nuovo attaccante”

A fine stagione il Manchester City e Aguero si separeranno e Pep Guardiola ha annunciato che il club potrebbe anche non sostituire il Kun: “Non ci sono i soldi”. Il City potrebbe anche farlo, avendo un parco giocatori in attacco di tutto rispetto (da Sterling a de Bruyne, da Mahrez a Jesus) ma se dovesse centrare la Premier, l’FA Cup o la Champions, difficile pensare a un mercato ‘minore’
A cura di Alessio Pediglieri
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La notizia dell'addio del ‘Kun' Aguero al Manchester City a fine stagione ha scatenato speculazioni di mercato sia sull'attaccante argentino sia sul club inglese. Dove andrà a giocare uno dei migliori bomber dopo l'avventura con i Citizens durata 10 anni e, al momento, con 181 gol in 271 partite? E chi prenderà il City al suo posto secondo le indicazioni di mister Guardiola? Domande lecite, che avranno risposta certa solamente la prossima estate ma davanti alle quali il tecnico catalano ha voluto dare una prima spiegazione.

Per ciò che riguarda il destino di Aguero, bisognerà chiedere e attendere dal diretto interessato le indicazioni in merito, per quanto concerne la seconda questione, invece, Pep Guardiola ha voluto dare la propria linea di pensiero, che ha un po' spiazzato tutti: "Con i prezzi così alti del mercato attuale credo che non compreremo alcun attaccante. E' impossibile pensarlo, non ce lo possiamo permettere".

Dunque, anche per il Manchester City si prospetterebbe un'estate di risparmi, penitenza e pochi soldi. Malgrado il vuoto lasciato in attacco da Aguero i citizens potrebbero rinunciare ad un nuovo arrivo, per mancanza di fondi: "Tutti i club sono in difficoltà economica e noi non siamo un'eccezione – ha ribadito Guardiola – Ad oggi, è più facile che non compriamo alcun nuovo attaccante". Poi, però, si vedrà.

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Perché è difficile, se non impossibile pensare che un club come il City resti a guardare, perdendo uno dei giocatori più prolifici della sua storia e che ha deciso l'addio con un anticipo tale da permettere una riprogrammazione da parte della società di soluzioni e strategie. Per il club inglese, il ‘Kun' è stato una autentica icona di riferimento e non più tardi di qualche giorno fa lo stesso allenatore dei Citizens ne aveva ricamato le doti indiscusse prospettando ancora 4-5 anni di altissimo livello.

Questo per quanto riguarda Aguero, e il City? Attualmente nella rosa inglese in attacco ci sono sette giocatori – compreso l'argentino, tra trequartisti prime punte ed esterni offensivi. Abbondanza assoluta, unita alla qualità perché se si pensa ai nomi come Sterling, de Bruyne, Silva e Mahrez si potrebbe anche pensare che Guardiola abbia detto il vero.

Aguero in questa stagione ha contribuito davvero molto poco, bloccato dagli infortuni e dal Covid, e ha ottenuto solamente 14 presenze (e tre gol),  davanti alle 30 di Gabriel Jesus (e 12 gol), le 38 di Mahrez (con 10 reti), le stesse di Sterling (che però ha segnato 13 gol), o le 31 di de Bruyne (con soli 7 centri ma ben 16 assist). Al momento, dunque, si potrebbe credere anche a Guardiola, ma se il City riuscisse a centrare un obiettivo tra Premier (dove primeggia a quota 71, a +14 dallo United), Champions League (impegnato nei quarti col Dortmund) e FA Cup (in semifinale contro il Chelsea) difficilmente non si regalerebbe un colpo importante nel prossimo mercato.

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