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Gli avvocati di Portanova incalzano la ragazza per 7 ore, lei in lacrime fa condannare il giocatore

Il drammatico interrogatorio della giovane studentessa da parte degli avvocati di Manolo Portanova: cercano di farla crollare, lei conferma tutto in lacrime.
A cura di Paolo Fiorenza
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Ieri Manolo Portanova si è allenato a Pegli per la prima volta agli ordini del nuovo allenatore del Genoa, Alberto Gilardino, che ha preso il posto dell'esonerato Blessin e siederà sulla panchina del Grifone almeno per la partita di oggi contro il Sudtirol al Ferraris e per quella di domenica ad Ascoli, prima di decidere se la sua promozione dalla Primavera sarà definitiva o dovrà cedere il posto ad un nuovo tecnico. In queste vicende, che vedono il Genoa reduce da una striscia negativa di soli 2 punti ottenuti nelle ultime 5 partite, Portanova è coinvolto relativamente, perché è facile intuire con che stato d'animo pensi al pallone dopo aver ricevuto una pesantissima condanna a 6 anni di carcere per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa.

Il 22enne centrocampista dovrebbe essere convocato per il match di oggi col Sudtirol, anche per evitare problemi legali al club qualora poi dovesse essere assolto nei gradi successivi di giudizio: a dispetto della condanna, non gli verrà dunque negata la possibilità di allenarsi regolarmente né verrà escluso dalla rosa dei giocatori disponibili per le gare di campionato, anche se è probabile che poi non venga comunque utilizzato. Che i suoi legali presentino appello è praticamente certo, con l'obiettivo primario ovviamente di ribaltare completamente il giudizio di primo grado e spuntare un'assoluzione, ma non è l'unica cosa rilevante della vicenda. In secondo ordine, qualora la condanna venga confermata, sarebbe di importanza vitale che fosse comunque sensibilmente ridotta rispetto ai 6 anni del primo grado.

Portanova, infatti, in caso di condanna superiore a 2 anni e 6 mesi – in conseguenza dell'inasprimento delle condizioni afflittive dei colpevoli di violenza sessuale – non potrà godere della sospensione della pena e dunque sarà immediatamente arrestato e rinchiuso in prigione appena la sentenza dell'eventuale terzo grado, ovvero la Cassazione, passasse in giudicato. Inoltre per un anno non potrà chiedere misure alternative alla detenzione in carcere, come l'affidamento in prova ai servizi sociali o i domiciliari.

Manolo Portanova impegnato domenica scorsa in Genoa-Cittadella: potrebbe essere la sua ultima partita per parecchio tempo
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Materia per avvocati, che dovranno cercare di smontare o comunque indebolire il castello accusatorio, apparso molto solido e credibile in primo grado. I legali di Portanova ci hanno provato nel lungo interrogatorio della ragazza andato in scena in tribunale lo scorso luglio: 7 ore durante le quali hanno incalzato la 21enne studentessa per cercare di scalfirne la versione dei fatti. Ma la giovane, pur in lacrime, ha confermato al giudice di aver detto chiaramente "no" al rapporto sessuale di gruppo. "Quando mi sono vista quei ragazzi in camera che volevano avere un rapporto sessuale con me, ho detto chiaramente loro che dovevano andare fuori dai c…". questa è la deposizione – svelata dal Secolo XIX – messa a verbale dalla vittima dello stupro.

È in base a queste parole e alle lesioni che sono state refertate alla ragazza in ospedale poco dopo l'accaduto, che sono stati condannati Manolo Portanova e suo zio, il 23enne Alessio Langella, mentre un amico dei due, il 25enne Alessandro Cappiello (che non ha scelto il rito abbreviato a differenza loro) è stato rinviato a giudizio. La quarta persona accusata della violenza di gruppo, ovvero il fratello di Portanova, che era 17enne all'epoca dei fatti, è indagato dal tribunale dei minori di Firenze.

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