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Giovanni Simeone: “Sogno di giocare nell’Atletico Madrid. Con o senza mio padre”

L’attaccante del Cagliari si è raccontato in un’interessante intervista concessa a Espn: “L’Atletico Madrid è il club dove avrei sempre voluto andare sin da bambino. È inevitabile. C’è mio padre, ma anche se non ci fosse lui andare lì è quello che vorrei. Spero comunque un giorno di poter essere allenato da lui, anche se per una squadra è difficile far firmare il figlio del proprio allenatore”.
A cura di Alberto Pucci
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Lasciata Firenze e sbarcato in Sardegna nell'agosto 2019 grazie ad un prestito con obbligo di riscatto, e autore di dieci reti e quattro assist con la maglia del Cagliari, Giovanni Simeone è sicuramente tra i protagonisti principali della stagione rossoblù. Venticinque anni appena compiuti (lo scorso 5 luglio), il ‘Cholito' si è concesso ai microfoni di Espn per un'intervista molto interessante nella quale ha anche parlato del suo futuro e di quello che rimane il suo grande desiderio da calciatore.

L'Atletico e la nazionale albiceleste

"A Cagliari sto bene, ma sogno di giocare nell'Atletico Madrid – ha infatti rivelato l'attaccante argentino – È il club dove avrei sempre voluto andare sin da bambino. È inevitabile. C'è mio padre, ma anche se non ci fosse lui andare lì è quello che vorrei. Spero comunque un giorno di poter essere allenato da lui, anche se per una squadra è difficile far firmare il figlio del proprio allenatore". Nel corso dell'intervista, Simeone ha elogiato quello che rimane il suo punto di riferimento in campo: "Tra i miei modelli c'è Gonzalo Higuain. Si muove molto bene in campo. È un giocatore molto completo. A volte guardo le partite solo per vedere i suoi movimenti. La nazionale? Darei la vita per tornare a giocare con la maglia albiceleste. È il mio primo pensiero ogni volta che scendo in campo".

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Sull'eventuale rimpatriata con il figlio, in passato anche lo stesso Diego Simeone aveva dato il suo parere: "Ha tutte le caratteristiche necessarie per giocare per me, ma difficilmente riuscirò ad allenarlo – ha spiegato il ‘Cholo' – È difficile avere un figlio nello spogliatoio e lo dico soprattutto per lui. Se tra cinque o sei anni sarà un giocatore importante, allora potremmo parlarne in modo diverso. Lui sta comunque facendo del suo meglio e ha tutte le caratteristiche che cerco in un attaccante".

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