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Giorgio Chiellini e la vittoria degli Europei: “Italia straordinaria, ricordo ogni momento”

Un mese fa l’Italia batteva l’Inghilterra nella finale degli Europei e conquistava il titolo per la seconda volta dopo 53 anni. Capitan Chiellini ha alzato la coppa al cielo di Wembley e non dimentica nessun momento di quel magico percorso: “Ricordo l’inno cantato a squarciagola, il successo con il Belgio,’o tir a giro, Donnarumma che para, gli abbracci con Manu. E soprattutto le facce di ogni mio compagno e di tutto il team azzurro: timorose, coraggiose, consapevoli, incredule, in estasi. Me le porto tutte dentro”.
A cura di Alessio Morra
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É passato già un mese dalla vittoria degli Europei dell'Italia. Ma per tutti i tifosi che hanno vissuto con trasporto e gioia le partite degli azzurri sembra passato molto meno tempo, si può dire che sembra ieri che si vedeva Donnarumma neutralizzare il rigore di Saka, l'evento che ha deciso la finale. Una squadra forte che ha entusiasmato gli italiani, un gruppo fortissimo con un grande capitano Giorgio Chiellini che forse più degli altri voleva vincere. Perché con la Juve ha vinto tantissimo (9 scudetti consecutivi, oltre a un mare di trofei), ma a livello internazionale non era riuscito ad avere la consacrazione. Ed è stato lui ad alzare il trofeo in quella magica serata.

Un mese vissuto assieme, con un gruppo che ha mostrato di essere unito e che è stato la forza della nazionale. Un gruppo gestito dal c.t. Mancini con maestria e sagacia e con il supporto di un grande staff tecnico. Chiellini è il capitano della Nazionale, ha disputato la partita numero 112 a Wembley e ha voluto ricordare gli Europei in un'intervista concessa a ‘La Stampa'. Da buon capitano il livornese ha avuto un pensiero per tanti compagni di squadra: "Di quest'impresa mi porto appresso una serie di ricordi. È come sfogliare un album di ricordi. Cronologicamente ricordo i giorni in Sardegna, la partita d'esordio a Roma con la Svizzera, poi ricordo l'inno cantato a squarciagola, il successo con il Belgio,‘o tir a giro, Donnarumma che para, gli abbracci con Manu (Locatelli ndr.). E soprattutto le facce di ogni mio compagno e di tutto il team azzurro: timorose, coraggiose, consapevoli, incredule, in estasi. Me le porto tutte dentro".

Momenti indimenticabili vissuti prima durante e dopo gli Europei. "L'abbraccio di Vialli e Mancini è indimenticabile, la Coppa in cielo, l'incontro con i presidenti Mattarella e Draghi, la gente in strada, un Meme che mi accompagna ovunque. Vincere un Europeo è qualcosa che va oltre l’ordinario e in ogni flash ringrazio queste persone straordinarie che mi hanno accompagnato in questo incredibile viaggio che non dimenticherò mai".

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