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Gattuso bastona il Napoli dopo il Rijeka: “Mi sono arrabbiato molto”

Il Napoli vince contro il Rijeka in Europa League, ma Rino Gattuso non è soddisfatto. Il tecnico degli azzurri ha criticato duramente l’approccio alla partita e l’atteggiamento del primo tempo: “Mi sono arrabbiato molto, non ci sto. Non dobbiamo prendere le mazzate, non ce lo possiamo permettere”.
A cura di Redazione Sport
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Il Napoli dai due volti vince in Europa League ma non piace a Gennaro Gattuso. L'allenatore degli azzurri si è presentato scuro in volto alle interviste post-partita dopo il successo in rimonta contro il Rijeka. Colpa di quel primo tempo che ha reso complicata la serata degli azzurri, frutto di un atteggiamento sbagliato sin dai primi minuti di gioco.

Gattuso ha raccontato ai microfoni di Sky cosa non l'ha convinto, lasciando intuire il trattamento riservato ai suoi giocatori negli spogliatoi durante l'intervallo.

"Partite facili non ce ne sono. Sapevamo che loro ci aspettavano e andavano in verticale. Nei primi 35 minuti ne abbiamo combinate, pensavamo di venire a fare una gita. Mi sono arrabbiato molto alla fine del primo tempo perché abbiamo rischiato tanto. Non ci sto davanti a questi errori di valutazione e approccio alla partita. Non ce li possiamo permettere".

Gli alti e bassi di rendimento sono un problema non inedito per il Napoli.

"Dobbiamo crescere, è un problema che dura da un po’ di anni. Ci può stare giocare male tecnicamente, ma oggi per 35 minuti non abbiamo preso una seconda palla, siamo stati sorpresi dalle ripartenze. Non dobbiamo prendere le mazzate. Oggi ci è andata bene, ma se ti gira male non è facile. Mi piacerebbe vedere quello che ho visto nel secondo tempo per 90 minuti, in tante partite".

Gattuso ha scherzato sulla sfuriata che lo ha visto protagonista all'intervallo, facendo un mea culpa per come – evidentemente – la squadra ancora non riesca ad essere costante nell'approccio e nella conduzione della partite.

"Rischio di ammalarmi, di lasciarci le penne. Non va bene, l’avevamo preparata bene, i ragazzi sapevano che squadra andavamo ad affrontare. Questo mi fa arrabbiare, ma è colpa mia il fatto che ancora non sia riuscito ad entrare nella testa dei miei giocatori".

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