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Figc, svolta storica: niente responsabilità oggettiva per i club virtuosi

Il calcio italiano cambia, con un’importante svolta a livello giuridico. Via alla responsabilità oggettiva dei club se rispetteranno determinati parametri e standard. Una situazione che farà sì che le società non dovranno più rispondere e “pagare” per episodi di violenza, insulti, cori offensivi e discriminatori durante le gare, come previsto finora dall’articolo 4, comma 3. Il presidente della Figc Gravina ha parlato a tal proposito di una “svolta epocale, con le società virtuose che non avranno più nulla da temere”.
A cura di Marco Beltrami
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Il calcio italiano cambia, con un'importante svolta a livello giuridico. Via alla responsabilità oggettiva dei club se rispetteranno determinati parametri e standard. Una situazione che farà sì che le società non dovranno più rispondere e "pagare" per episodi di violenza, insulti, cori offensivi e discriminatori durante le gare, come previsto finora dall'articolo 4, comma 3. Il presidente della Figc Gravina ha parlato a tal proposito di una "svolta epocale, con le società virtuose che non avranno più nulla da temere".

Che cos'è la responsabilità oggettiva nel calcio

La responsabilità oggettiva nell'ordinamento sportivo è disciplinata dall'articolo 4. commi 2, 3 del Codice di Giustizia Sportiva. In base ad essa la società di calcio risponde disciplinarmente a prescindere dalla colpa o dal dolo. È una responsabilità senza colpevolezza imputata per fatti altrui e opera anche se dall'illecito commesso dal tesserato ne derivi uno svantaggio per la società di appartenenza. Ogni club di calcio dunque è responsabile dell'operato di dirigenti, tesserati, di tutti i soggetti che svolgono attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale, e anche dei propri sostenitori sia in casa che in trasferta. Una situazione costata carissima a numerosi club nelle ultime stagioni: basti pensare alla Juventus, e al caso degli ultrà arrestati con le minacce al club di possibili cori razzisti per far punire la società

Figc, via la responsabilità oggettiva per i club virtuosi

Il consiglio federale della Figc ha approvato oggi le linee guida per l'adozioni di particolari modelli di gestione e controllo per prevenire situazioni contrarie ai  lealtà, correttezza e probità, compresi quelli di natura razzista. Tutte le società dovranno attenersi a questi principi, attraverso una serie di procedure (valutazione dei rischi, codice etico, controlli interni ed esterni, sistemi di segnalazioni e disciplinari). Se tutto andrà per il verso giusto, i club potranno giovare di attenuanti con la responsabilità oggettiva che potrà dunque cadere in parte evitando punizioni da parte della giustizia sportiva.

Le parole del presidente della Figc Gravina dopo il Consiglio Federale

Queste le parole di Gabriele Gravina a margine del Consiglio Federale: "Questa è una svolta epocale perché da oggi le società con questo modello, sulla falsariga della 231, possono impegnarsi a prevenire ogni violazione ai principi di lealtà, correttezza e probità. Le responsabilità sono dei singoli. La responsabilità oggettiva per questi casi continuerà ad esistere – riporta Repubblica – almeno che non venga dimostrato che è stato attuato un percorso virtuoso con tutte le procedure per arrivare all'individuazione dei responsabili. Ma se una società è virtuosa credo che oggi non abbia più nulla da temere. Ora come emerso dopo l'incontro con il ministro Spadafora, dovremo incontrare il ministro dell'Interno per focalizzare meglio fin dove arriva la competenza delle società e dove inizia quella dell'addetto alla sicurezza, ma il discorso della tecnologia oggi esiste in tutti gli stadi".

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