Ferri ne fa un fatto genetico: “Chiellini? Giocatori che hanno nel DNA il fatto di doversi buttare”

Sono passati più di due giorni dallo sciagurato arbitraggio di Calvarese durante Juventus-Inter e le polemiche per quanto accaduto all'Allianz Stadium stanno lentamente scemando, lasciando il posto alla lunga attesa dell'ultimo turno che domenica prossima vedrà la squadra bianconera contendere la qualificazione alla Champions League a Milan e Napoli.
Una coda di veleno ‘ad personam' la piazza Riccardo Ferri dagli studi di Pressing: oggetto delle osservazioni dell'ex difensore dell'Inter e della Nazionale italiana è la condotta sul campo di Giorgio Chiellini.
Il livornese è stato protagonista di un paio di episodi discussi del match di sabato scorso: il rigore del vantaggio bianconero concesso solo dopo l'intervento di Irrati al VAR per fallo di Darmian proprio sul difensore juventino, e poi a pochi minuti dal termine del match l'autogol dello stesso Chiellini inizialmente annullato da Calvarese per fallo di Lukaku e poi convalidato ancora dopo l'on field review.
Ferri ha così commentato l'attitudine sul campo dell'attuale capitano dell'Italia: "Il rigore di Darmian? Chiellini si accorge che non raggiunge la palla ed è già in caduta. Io non ho niente contro di lui, anzi lo stimo tantissimo, ma ci sono giocatori che hanno nel DNA il fatto di doversi buttare e lamentare. Addirittura Chiellini in alcuni frammenti di immagine mentre salta si mette ad urlare ancora prima di raggiungere la palla: esaspera sempre il concetto della caduta e del fallo subìto, si lamenta sempre con l'arbitro".
Per Ferri servirebbe un trattamento particolare dei direttori di gara per scoraggiare questi comportamenti antisportivi: "Ci sono determinati giocatori – Chiellini non è il solo – che sono predisposti a creare confusione all'arbitro: finché non si arriva ad un'ammonizione per chi provocatori ed a quelli che simulano, si andrà sempre avanti nel tentativo di fare un torto all'arbitro, metterlo in difficoltà".