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Federico Bernardeschi ha 26 anni ma ancora non ha capito che tipo di calciatore vuole essere

Federico Bernardeschi sembrava destinato a diventare il miglior giocatore italiano. Finora non è stato così. Gli ultimi dodici mesi sono stati molto deludenti. L’esterno della Juventus sta vivendo una fase involutiva. I tanti cambi di ruolo non lo hanno aiutato, ma lui sembra caratterialmente non riesca a fare il salto di qualità, e a 26 anni deve capire cosa vuole fare da grande.
A cura di Alessio Morra
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Quando giocava con la Fiorentina brillava di luce propria. La Juventus per acquistare Federico Bernardeschi nell'estate del 2017 sborsò 40 milioni di euro. I bianconeri erano sicuri di aver preso un giocatore dal futuro assicurato. Senz'altro il centrocampista ha vinto tanto (3 scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Supercoppa Italiana), ma non è mai stato davvero un protagonista e ora all'inizio della quarta stagione alla Juve tanti dubbi attanagliano Bernardeschi, ma anche tutti quelli che hanno creduto (e credono) in lui. Perché il salto di qualità quello definitivo tarda a farlo e anzi ora sta vivendo una fase involutiva. Nemmeno con Pirlo in queste prime partite ha dato dei segnali di ripresa. Bernardeschi è ancora giovane, ha 26 anni, ma deve capire cosa vuole fare da grande. Ha ancora il tempo di confermare tutte le belle parole spese per lui in passato e mostrare realmente il suo talento, ma deve sbrigarsi.

Quanti cambi di ruolo per Bernardeschi

Su di lui hanno puntato tutti: la Juventus, Allegri, Sarri, Pirlo, i c.t. Ventura e Mancini e ancora prima Paulo Sousa alla Fiorentina. Lo hanno fatto con cognizione di causa. Bernardeschi è un talento cristallino, ha un piedino fatato, gol e assist sembravano dover essere il suo marchio di fabbrica. Ma negli anni invece di crescere e migliorare, nonostante giochi con la squadra campione d'Italia ed è al fianco di campioni come Ronaldo e Dybala, Bernardeschi, ha fatto il passo del gambero. In parole povere è andato all'indietro invece di procedere in avanti. Sta vivendo una fase involutiva. Forse non avere un ruolo definito non lo ha aiutato. Ha iniziato a giocare sulla fascia in attacco, Mancini alla bisogna lo ha schierato come falso nueve, mentre Sarri lo vedeva come interno di centrocampo, perché forse aveva capito che il passo dell'ala non ce l'ha. Pirlo, che ha cambiato modulo, gli ha dato fiducia ma lui non l'ha ripagato né contro il Crotone né contro il Verona. E il ‘Maestro' lo ha impiegato ancora in un altro ruolo, quello di esterno di fascia in un centrocampo a quattro.

Le critiche non mancano, i tifosi della Juventus sui social sono stati taglienti in queste ultime settimane, ma anche tanti ex giocatori che oggi fanno gli opinionisti non sono stati teneri con Bernardeschi. Il giocatore che ora da solo deve trovare la forza mentale per tornare grande si ritrova in una situazione strana, e ora, anche senza un ruolo definito, e si gioca pure il posto per gli Europei; guardando solo agli ultimi dodici mesi Mancini potrebbe decidere di depennarlo dall'elenco dei 23. A 26 anni deve capire cosa vuole fare da grande. Il passo tra l'essere un giocatore di prima fascia e un talento ‘sprecato' è breve. Bernardeschi lo sa e ora deve darsi una mossa, per se stesso, per la Juventus e per la Nazionale.

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