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Emiliano Sala, un video mostra che aveva firmato per il Cardiff 3 giorni prima di morire

Un video che mostra Emiliano Sala mentre firma il contratto con il Cardiff smentisce la posizione del club gallese e fornisce un assist al Nantes che rivendica la cessione del calciatore e il pagamento della somma di 17 milioni di euro concordata. La Fifa ha condannato la società inglese al pagamento della prima rata ma il verdetto è stato impugnato dinanzi al Tas.
A cura di Maurizio De Santis
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Emiliano Sala aveva firmato il contratto con il Cardiff tre giorni prima di morire nell'incidente aereo avvenuto sul Canale della Manica il 21 gennaio 2019. È il Daily Mail a rilanciare il video esclusivo che mostra il calciatore mettere nero su bianco in calce ai documenti che lo avrebbero legato al club gallese. Un breve filmato che potrebbe risultare decisivo per dirimere la controversia legale tra la società inglese e il Nantes dinanzi al TAS (il Tribunale Arbitrale dello Sport) per il pagamento della somma inizialmente pattuita per la cessione del calciatore.

Diciassette milioni di euro. Era questa la cifra concordata tra le parti per formalizzare la trattativa ma da Cardiff hanno sempre sollevato obiezioni: secondo la loro versione, il trasferimento di Sala non poteva essere considerato efficace dal punto di vista burocratico perché il giocatore non aveva ancora siglato il contratto ufficiale.

La Fifa aveva respinto le eccezioni dei gallesi, condannandoli a saldare almeno la prima rata (6 milioni di euro) della transazione. Il verdetto della Federazione era stato subito impugnato ma adesso, alla luce delle ultime rivelazioni, il club d'Oltremanica potrebbe andare incontro all'ennesima bocciatura in aula. Dalle immagini si evince che un dipendente della società (si tratta di Scott Dommett) mostra a Emiliano la documentazione e gli indica dove apporre la firma.

Il decesso di Sala aveva destato grande commozione: l'ultima traccia dell'attaccante italo-argentino (il ct della Nazionale lo aveva preso in considerazione anche per un'eventuale convocazione in Azzurro) erano state le parole spedite via WhatsApp ad alcuni amici. "Qui sta andando tutto in pezzi", aveva detto il calciatore 28enne poco prima che il bimotore a bordo del quale viaggiava precipitasse in mare. Dall'inchiesta è emerso che il pilota – il cui corpo non è stato mai ritrovato a differenza della salma di Sala rimasta intrappolata nell'abitacolo – non aveva i requisiti per effettuare voli commerciali e l'aereo non era in perfette condizioni meccaniche al momento del decollo.

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