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È morto a 49 anni Christophe Revault, ex portiere del Psg

Christophe Revault, ex portiere di PSG, Rennes e Le Havre, è morto a 49 anni. Il corpo senza vita è stato trovato nella sua abitazione. Ancora sconosciute le cause del decesso. Con il Paris Saint-Germain debutterà anche in Champions alla fine degli Anni Novanta (6 presenze, 8 annoverando anche due match nelle gare di qualificazione)
A cura di Maurizio De Santis
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Morto a 49 anni per cause ancora da chiarire. Il decesso di Christophe Revault, ex portiere di Paris Saint-Germain, Rennes e Le Havre è stato accolto con grande dolore dal calcio francese. Il corpo senza vita è stato trovato nella sua abitazione. Al momento non è stato possibile spiegare cosa abbia potuto provocare il malore fatale. La scomparsa dell'ex calciatore ha segnato un grave lutto per la federazione transalpina.

La carriera da Le Havre alla Champions

Revault aveva iniziato la sua carriera a Le Havre, vi restò per cinque stagioni (dal 1992 al 1997) prima di trasferirsi a Parigi e accettare l'offerta dei capitolini. Con il Psg debutterà anche in Champions alla fine degli Anni Novanta (6 presenze, 8 annoverando anche due match nelle gare di qualificazione). Chiusa quell'esperienza, è stato tra i pali del Rennes: vi ritornerà nell'ultimo anno di gioco, prima di appendere i guantoni al chiodo. Ma è a Tolosa che vivrà il periodo più florido della sua avventura tra i pali: ne indosserà la maglia per ben sei stagioni (dal 200 al 2006) Ha poi trascorso gran parte della sua carriera al Tolosa, dal 2000 al 2006, tornando al Rennes per una stagione successiva. Nel 2008 l'addio al rettangolo verde giunto con una soddisfazione: la conquista del titolo di Ligue 2. Nel corso della sua carriera ha collezionato 354 presenze in Ligue 1, sono 479 quelle complessive considerando tutte le competizioni in patria e in Europa.

Allenatore e direttore sportivo dopo il ritiro

Abbandonato il calcio giocato, Revault è restato nel mondo che è stato passione e mestiere al tempo stesso: è rimasto sul rettangolo verde ma attraverso una prospettiva differente: ha fatto parte dello staff di Le Havre, occupandosi dello scouting e ricoprendo – sia pure per un breve periodo – anche il ruolo di allenatore ad interim e direttore sportivo.

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