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Doppietta di Vinicius, il Real batte il Liverpool 3-1 nell’andata dei quarti di Champions

Fragile in difesa, condannato anche dagli errori dei singoli: il Liverpool resta aggrappato al gol di Salah ma contro il Real Madrid esce sconfitto dall’andata dei quarti di finale di Champions (3-1). Decisiva la doppietta di Vinicius ma il centrocampo dei blancos è mostruoso con Kroos, Modric e Casemiro.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Real Madrid batte il Liverpool (3-1) nell'andata dei quarti di finale di Champions. La doppietta di Vinicius, freddo e lucido sotto porta, fa la differenza in zona gol ma è la prova complessiva della formazione di Zidane fa i Reds piccoli, piccoli. Il lancio calibrato di Toni Kross. La riverenza del brasiliano nei confronti del compagno di squadra che gli ha messo sul piede una palla così perfetta che sprecarla sarebbe stato un delitto. Fa gol in contropiede: controlla in velocità, lascia sul posto i centrale macchinosi dei Reds (Virgil van Dijk manca come il pane) e batte Alisson con un rasoterra perfetto.

In due immagini c'è tutta l'andata dei quarti di finale di Champions il Real Madrid e il Liverpool. Il risultato è un sorriso per i blancos che, a differenza degli inglesi, riescono a cancellare i problemi difensivi (fuori Sergio Ramos per infortunio e Varane positivo al Covid) grazie a una compattezza tattica imperniata su un centrocampo di un altro pianeta.

La fragilità della formazione di Jurgen Klopp è anche lì, nel mezzo, dove Kroos, Modric e Casemiro alzano una diga mescolando talento, intelligenza, qualità tecnica, esperienza, personalità. Si abbassano, scambiano la palla in maniera rapida, non commettono sbavature, dimensionano gli spazi con le loro traiettorie. Serve tenere il Liverpool lontano dall'area di rigore, le merengues lo fanno tenendo la pressione alta, beneficiando (anche) dello spirito di sacrificio di Asensio e Vinicius e sfruttando i punti deboli degli avversari (i centrali Philips e Kabak).

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L'impressione è che appena il Real decide di alzare il ritmo e affondare i colpi dall'altra parte c'è una squadra che vacilla e crolla. Del resto, i numeri del primo tempo sono impietosi: il Liverpool non fa nemmeno un tiro in porta, né fuori né diretto nello specchio. Nulla. Succede così in occasione del vantaggio con Vinicius, il copione si ripete quando Asensio capitalizza un errore grossolano di Alexander-Arnold (retropassaggio che taglia fuori Alisson).

Impossibile continuare così, Klopp prova a cambiare qualcosa a centrocampo: fuori Keita, dentro Thiago Alcantara e là, nel mezzo, il Liverpool ritrova il bandolo della matassa e viene fuori dal guscio. Il gol di Salah è l'unica nota lieta per il Liverpool. Dopo un primo tempo confuso e in balia del Real, i Reds trovano la rete che accorcia le distanze e tiene aperta la qualificazione per il ritorno ad Anfield. L'egiziano fa gol e rende grazia: era il calciatore più temuto per la sua velocità (questa volta non c'era Ramos a controllarlo…) e ha sorpreso la difesa dei blancos proprio quando la gara sembrava in assoluto controllo dei padroni di casa. La squadra di Klopp resta in corsa, aggrappata a quella rete come a un salvagente, tiene la testa fuori dall'acqua: bere o affogare, in Inghilterra si giocherà tutto per dare un senso a una stagione balorda anche in patria (rischia di chiudere fuori dal podio delle prime quattro).

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