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Diego Perotti: “Non dormo, la testa va a 2000. Da calciatore prendevo una pillola prima di giocare”

Diego Perotti ha raccontato in un’intervista il suo calvario dovuto ai tanti infortuni. L’ex Genoa, Roma e Salernitana ha raccontato tutto ciò che gli è successo, anche la difficoltà di dormire: “Prendevo una pillola la sera prima di giocare per assicurarmi il riposo”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Diego Perotti ha dato ufficialmente il suo addio al calcio professionistico nel 2024, due anni dopo la sua ultima esperienza in Serie A con la maglia della Salernitana, ma senza lasciare il segno in maglia granata. Un rigore fallito ad Empoli in un momento decisivo per quella che fu poi una salvezza miracolosa per il club campano e nulla più. Di lui però si ricordano benissimo i tifosi di Genoa e Roma i quali conservano ancora nella testa le giocate, gli assist, i rigori e i gol del fantasista argentino che proprio in giallorosso ha scritto pagine importanti della sua carriera. Una carriera però caratterizzata soprattutto dagli infortuni che hanno spesso frenato il suo percorso nel calcio. Stop muscolari il più delle volte che hanno costretto Perotti a tante salite e risalite.

Perotti con Totti alla Roma.
Perotti con Totti alla Roma.

L'argentino ne ha parlato nel corso di un'intervista al podcast ‘Calcio selvaggio' su YouTube. "Io non posso lamentarmi perché so che ho fatto di tutto per non farmi male – ha raccontato -. Ho fatto quello che potevo col fisico che mi è stato dato. Ho fatto il massimo, ho avuto periodi molto negativi, sono riuscito a giocare in squadre importanti, sono caduto, sono risalito di nuovo, ho avuto una carriera di molti alti basi, però sicuramente non sono contento perché credo che potevo dare molto di più". Uno dei motivi dei suoi infortuni? Perotti non è mai riuscito a spiegarselo ma ha detto: "Una delle uniche cose che non sono mai riuscito a sistemare neanche adesso che ho smesso di giocare a calcio è dormire". 

Perotti pensa che questo possa essere stato uno dei problemi legati ai suoi tanti infortuni: "Non riuscivo a dormire perché la mia testa va talmente a 2000 da non riuscire a riposare – ha detto -. Sono uno che dorme pochissimo. Dormivo poco quando giocavo, dormo poco anche adesso che ho smesso. E forse se il mio corpo fosse riuscito a dormire 6-7 ore di fila, perché so che il recupero a livello muscolare, a livello di fibre aiuta tanto, sarebbe andata diversamente". Perotti racconta tutto ciò che ha dovuto sopportava anche per il suo problema legato all'insonnia: "Prendevo una pillola per dormire tutte le sere prima della partita così mi assicuravo almeno che il giorno prima di giocare avessi riposato – spiega -. Ma poi in settimana provavo davvero di tutto, anche la meditazione".

Perotti in campo con la Roma.
Perotti in campo con la Roma.

Perotti durante gli allenamenti sperava di non infortunarsi: "Facevo di tutto per non farmi male, ho cambiato diversi dottori, ho fatto diversi trattamenti dalla scienza alla non scienza, ho fatto di tutto, anche dal punto di vista dell'alimentazione, ma purtroppo non ci sono riuscito". E chiude: "Alla fine della mia carriera ho fatto una biopsia muscolare per capire se era una cosa mia – conclude -. Ero arrivato a un punto in cui preferivo che mi dicessero ‘Guarda, c'hai questo e purtroppo non puoi fare nulla' ma quando non stavo bene e giocavo e mi stiravo non riuscivo mai a spiegarmi come fosse possibile tutto questo".

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