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Di Maria firma una tripletta d’autore, Nantes stritolato: Juve agli ottavi di Europa League

Tre gol del ‘fideo’ trascinano i bianconeri nel ritorno dei playoff a Nantes. Nell’urna del sorteggio la Juve non sarà testa di serie, l’avversario da evitare è l’Arsenal capolista in Premier League.
A cura di Maurizio De Santis
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Angel Di Maria batte Nantes (0-3), la Juventus passa agli ottavi di finale di Europa League. Al ‘fideo' è bastato un quarto d'ora per chiudere la partita e annullare il pareggio (1-1) dell'andata: doppietta (con un primo gol da cineteca che strappa un gesto di stupore ad Allegri) e avversari costretti a giocare in dieci larga parte del match per il rosso diretto a Pallois (di braccio aveva cercato di stoppare la conclusione dell'argentino).

Nel sorteggio dell'urna (domani, venerdì 24 febbraio) i bianconeri non saranno testa di serie: tra le possibili avversarie lo spauracchio da evitare è l'Arsenal di Arteta capolista in Premier League (tra le più forti delle otto formazioni che sono già qualificate).

Rosso diretto a Pallois su tocco di Angel Di Maria, la sua espulsione manda ko il Nantes.
Rosso diretto a Pallois su tocco di Angel Di Maria, la sua espulsione manda ko il Nantes.

Angel custode. L'argentino mostra lampi di classe, talento puro. È il campione che nei momenti più difficili spariglia le carte in tavola con una giocata che solo in pochi possono permettersi. La traiettoria che disegna con il piede sinistro non si può spiegare ma solo vedere restando a bocca aperta e con gli occhi sgranati. In panchina il tecnico sottolinea quella prodezza, tecnica e balistica, con una mimica eloquente. "Mamma mia", sembra dire rivolgendosi alla panchina. Di Maria riceve palla da Fagioli e l'accarezza quel tanto che basta per imprimerle un effetto speciale: s'inarca e poi curva all'improvviso togliendo la ragnatela dall'incrocio dei pali. Lafont può solo guardare.

L'esultanza del 'fideo' protagonista nella sfida coi francesi.
L'esultanza del ‘fideo' protagonista nella sfida coi francesi.

Frastornato. Il Nantes, che aveva in animo di sorprendere la Juve in contropiede (come successo a Torino), ha le sembianze del pugile che prende un pugno in pieno viso e resta stordito. Barcolla, fa fatica a organizzarsi, è smarrito. Passano una decina di minuti e va ko di fronte al sudamericano e a una Juve devastante, concentrata, letale, scesa in campo con la personalità (e la mentalità) di chi vuole imporre ritmo e gioco. Di Maria trasforma il rigore che lui stesso procura: è sufficiente un tacco, un soffio che manda all'aria il castello di carta dei francesi.

Tre gol come una sentenza: l'argentino trascina i bianconeri agli ottavi di Europa League.
Tre gol come una sentenza: l'argentino trascina i bianconeri agli ottavi di Europa League.

Dominio totale. Il Nantes ridotto in inferiorità numerica può nulla. È alle corde, si arrangia come può, si fa forza grazie anche al sostegno del pubblico che non smette mai d'incitare la squadra. Ma dinanzi a sé trova un avversario che gonfia il petto, non si accontenta, azzanna al collo al preda e la finisce un poco alla volta. Almeno il 60% di possesso palla, poco meno di 20 tiri in porta (di cui una decina nello specchio e 12 scagliati da dentro l'area), un palo (di Kostic nel recupero del primo tempo), 3/4 grandi occasioni create, 7 interventi di Lafont (di cui 5 decisivi), Szczęsny che vive una serata da spettatore (eccezion fatta per un tiro di Blas nel recupero), certificano lo strapotere dei bianconeri.

Tripletta. Nella ripresa la Juve non cambia atteggiamento tattico né mentale. Ogni azione che produce, propone è una frustata per il Nantes. Vanno vicini al gol Fagioli, Danilo, Alex Sandro, Cuadrado ma ci pensa Di Maria a calare lo 0-3. È una sentenza, la emette di testa sfruttando un doppio rimpallo su conclusioni del difensore brasiliano e poi di Vlahovic: anticipa il difensore e spedisce la sfera poco al di là della linea di porta. La Goal Line Technology fa vibrare l'orologio dell'arbitro: è rete. Sipario, applausi. Juve agli ottavi con il suo Angel custode.

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