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De Rossi si sfoga: “Non chiedetemi biglietti per la finale della Roma, non ce li ho e fate i bravi”

L’ex capitano della Roma si è sfogato sui social network dopo aver ricevuto da più parti numerosissime richieste per i biglietti della finale di Europa League del 31 maggio.
A cura di Alessio Morra
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Mercoledì 31 maggio la Roma giocherà la finale di Europa League, la disputerà a Budapest contro il Siviglia. Per Mourinho sarà la seconda finale europea consecutiva, dopo quella vinta lo scorso anno contro il Feyenoord a Tirana nella prima edizione della Conference League. Una partita che migliaia di tifosi romanisti vorrebbero seguire dal vivo in Ungheria alla Puskas Arena la finalissima. Non sarà semplice, perché i biglietti a disposizione non sono molti. Si prova in ogni modo e Daniele De Rossi, che è una leggenda giallorossa, lo sa bene e meglio degli altri. E l'ex capitano ha scritto un lungo post sui social in cui parla dei biglietti della finale.

Siviglia-Roma è la partita dell'anno per i giallorossi, che hanno la possibilità di vincere il secondo titolo europeo consecutivo (impresa capitata a pochi). Dopo aver invaso un anno fa Tirana, i tifosi della Magica vorrebbero fare la stessa cosa a Budapest, impresa non semplice, perché saranno presenti in forze anche i supporter del Siviglia. La caccia al biglietto è iniziata dal momento in cui nella Capitale si è festeggiato per la finale conquistata.

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Daniele De Rossi è stato tempestato di richieste. Evidentemente più di qualche amico gli ha chiesto se poteva ricevere un messaggio grazie a lui, che ha i colori giallorossi tatuati sulla pelle e che ha scritto pagine meravigliose del club. Su Instagram DDR, che in questa stagione ha intrapreso la carriera da allenatore in prima, si è sfogato e ha usato delle parole forti per far capire a tutti che lui biglietti non ne ha, e non ne disporrà: "Buongiorno a tutti. No, non ho biglietti per la finale di Budapest. Non posso rimediarli, non posso comprarne, non ho agganci e non chiamerò i giocatori perché presumo che riceveranno mille messaggi al giorno anche loro".

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De Rossi ha spiegato che la società del presidente Friedkin lo aveva invitato a Budapest, ma ha dovuto rinunciare: "La Roma tramite Vito Scala mi ha gentilmente invitato e con grande dispiacere ho dovuto rifiutare, ma quando un pezzo del tuo cuore si diploma tu non puoi mancare, non c'è finale che tenga. Fate i bravi. Ve prego".

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Ed ha poi aggiunto con una piccantezza, che sarebbe piaciuta a un grande romano e romanista come Gigi Proietti, queste parole "Ah, se avete comprato il biglietto d'aereo e prenotato l'albergo, ma non avete quello per la partita, "sete str… du vorte", fatevi un bel tour di Budapest sui pullman dei turisti ma non ve la prendete con me". 

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