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De Ligt esalta la Juventus: “Sono dove voglio essere per imparare il più possibile”

Matthijs de Ligt ha parlato in un’intervista al The Telegraph. Il difensore della Juventus ha raccontato tutto il suo percorso dall’Ajax all’Italia, sottolineando la sua ferma volontà di voler restare in bianconero: “Sono dove voglio essere e dove posso imparare il più possibile”. Una battuta su Buffon: “Ha 43 anni e potrebbe essere mio padre, ma si allena con la testa di un 29enne”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Matthijs de Ligt questa sera non sarà in campo nell'11 titolare di Pirlo per il match che la sua Juventus dovrà giocarsi per superare il turno di Champions League nel ritorno degli ottavi di finale contro il Porto. All'Allianz Stadium i portoghesi partiranno dal vantaggio di 2-1 dell'andata e saranno pronti a non concedere nulla ai bianconeri. Il difensore è reduce da un infortunio che non gli ha consentito di poter essere presente e lottare con i suoi compagni. Partirà inizialmanete dalla panchina. Nel frattempo però, in questi giorni si è parlato tanto del suo futuro alla Juventus.

Nel corso di un'intervista al The Telegraph, l'ex Ajax ha affrontato alcuni concetti importanti che hanno certificato la sua ferma volontà di voler restare a Torino: "Sono dove voglio essere e dove posso imparare il più possibile". Dagli insegnamenti continui da parte di Chiellini, Bonucci e Cristiano Ronaldo fino alla delusione Champions con l'Ajax nella semifinale di ritorno contro il Tottenham nel 2019. C'è proprio tutto nel racconto di De Ligt che fa anche una battuta su Buffon: "Ha 43 anni e potrebbe essere mio padre".

Il futuro di De Ligt alla Juventus

Il Barcellona non ha mollato De Ligt e nel prossimo mercato estivo, specie con l'avvento di Laporta, tornato ad essere presidente dei catalani, il nome del difensore olandese potrebbe risultare prioritario nella campagna di rafforzamento dei blaugrana. La Juventus vuole tenersi stretto l'ex Ajax che nel frattempo al The Telegraph ha voluto proprio rimarcare questo concetto: "Se puoi difendere in Italia puoi farlo ovunque – ha detto – Ci sono ragazzi esperti dal quale imparare come Chiellini, Bonucci, Buffon e Cristiano Ronaldo". De Ligt ha spiegato come questi quattro senatori della Juventus siano determinanti nel suo percorso di crescita e nel suo ambientamento in Italia:

"Abbiano tutti caratteristiche diverse – ha sottolineato – Io però cerco di apprendere da Ronaldo e dal suo modo di rimanere in forma chiedendo suggerimenti".  Prima di passare alla Juventus, De Ligt era stato corteggiato anche dal Manchester United nonostante però il difensore olandese abbia subito smentito: "Onestamente non ho mai sentito nulla da loro". Oggi è il Barcellona ad essersi fiondato sul giocatore che a soli 21 anni ha ancora una lunghissima carriera davanti. "Ho valutato i pro e i contro e alla fine ho scelto la Juventus". 

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De Ligt nel corso dell'intervista ha parlato anche di Gigi Buffon e simpaticamente ha messo a confronto la sua età con quella del portiere bianconero: "Potrebbe essere mio padre!"dice De Ligt, con una risata. "È divertente perché quando come si comporta non credo che abbia il doppio della mia età – ha sottolineato – Questa è la sua forza e uno dei motivi per cui sta ancora giocando. Gioca con la testa di un 29enne". Il difensore olandese parla della sua esperienza passata all'Ajax e dell'amarezza per quell'eliminazione in Champions nella semifinale del 2019 contro il Tottenham arrivata all'ultimo secondo dopo il gol di Lucas Moura:

"Mi sono svegliato la mattina dopo e mi sono sentito davvero male per tutto il giorno, chiedendomi come fosse successo – ha detto – Ma poi abbiamo fatto una partita di campionato fondamentale per il titolo che ci ha fatto dimenticare per un po' quella serata". De Ligt ha ricordato: "Eravamo così vicini eppure così lontani. Fa parte del calcio. Questo è il gioco. Ricordo ancora il silenzio dello stadio dopo il gol degli Spurs". Il centrale della Juventus oggi guarda avanti, a quel futuro che a lui sembra davvero sorridergli dopo aver dimostrato di essere un difensore affidabile anche in un campionato difficile come quello italiano: "Non voglio guardare al passato, ma solo avanti".

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Il suo presente è la Juventus e De Ligt lo sottolinea a più riprese: "Voglio dimostrare al meglio di meritare di giocate per questo club e ad ogni partita sento questa pressione". E ancora: "Qui abbiamo un DNA vincente". L'ex Ajax racconta il modo in cui ha imparato a difendere in Italia, felice di aver migliorato alcuni aspetti: "Devi sempre prevedere cosa farà il tuo compagno e capire se potrà perdere palla oppure no. Solo così puoi arrivare poi prima dell'avversario altrimenti sarà troppo tardi".

De Ligt ha chiuso la sua intervista facendo una breve considerazione sul suo momento attuale della carriera: "Se mi avessero detto che ad oggi sarei stato qui, avrei detto che era impossibile. Questo è il bello del calcio".

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