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De Ligt avverte la Juve: “Due quarti posti non bastano”. C’è un vecchio amico che lo chiama

Dal ritiro della Nazionale olandese, Matthijs de Ligt non usa giri di parole per mandare un messaggio chiaro alla Juventus: “Sul rinnovo devo pensarci bene”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Che la trattativa per il rinnovo del contratto di Matthijs de Ligt con la Juventus non fosse assolutamente in discesa si era capito da più di un segnale arrivato nei mesi scorsi. A dicembre lo stesso Mino Raiola, poi scomparso qualche mese dopo, aveva avvisato chiaramente il club bianconero che la permanenza del 22enne olandese era tutt'altro che scontata: "È pronto per un nuovo passo, lo sa anche lui". Che ci siano o meno sirene ammalianti che cantano per sedurre il giocatore ex Ajax, la scadenza nel 2024 dell'attuale contratto adesso sembra davvero vicina.

E oggi sono arrivate dichiarazioni di de Ligt dal ritiro della Nazionale olandese che mettono ulteriore pressione alla dirigenza della Juve. Frasi scandite con molta chiarezza e meditate a freddo, insomma nessuno sfogo o parola scappata emotivamente: "Il rinnovo? Al momento sono in corso le trattative e quando sarà il momento deciderò se prolungare o se voglio guardare oltre…", ha detto il difensore a NOS. Il progetto del club bianconero sarà fondamentale per la scelta di de Ligt, che vuole fondamentalmente una cosa: vincere. Che per la Juve sarebbe l'unica cosa che conta, ma ultimamente non è andata proprio così: "Guardo sempre a ciò che è meglio per me in termini di progetto sportivo. Il quarto posto consecutivo per due volte non basta, dovremo fare dei passi in quella direzione".

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Arrivato dall'Ajax per 75 milioni di euro nell'estate del 2019, de Ligt è l'architrave della difesa presente e futura della squadra di Allegri, che ha appena salutato Chiellini e non potrà contare ancora per molto sul 35enne Bonucci. Dopo lo Scudetto al primo anno con Sarri, l'olandese l'anno scorso ha messo in bacheca Coppa Italia e Supercoppa con Pirlo, mentre quest'anno la Juve dell'Allegri bis ha chiuso con zero titoli: "Due volte di fila quarti è deludente – ha ripetuto, perché il concetto arrivasse chiaramente a destinazione – La Juventus è sempre un club che vuole e deve diventare campione. Personalmente questo è il mio anno migliore finora. In termini di tempo di gioco e di come ho giocato".

Una crescita cui non è corrisposta una analoga della squadra, che anzi ha imboccato un trend al ribasso. Ma dove potrebbe andare a giocare de Ligt? Il Diavolo tentatore ha la maglia rossa del Manchester United, che l'anno prossimo sarà allenato da quell'Erik ten Hag che conosce benissimo il ragazzo, avendolo svezzato all'Ajax. Con una batteria di centrali formata da Maguire, Varane e Lindelof – un reparto che nell'ultima stagione ha palesato tante incertezze – l'olandese sarebbe un toccasana. Lo è anche per la Juventus, che proverà in tutti i modi a tenerselo stretto.

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