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Le ultime news sull'arresto di Dani Alves

Dani Alves, chi pagherà la cauzione da un milione di euro per tirarlo fuori dal carcere

Ha fatto scalpore la notizia della liberazione di Dani Alves col Tribunale di Barcellona che ha accettato l’ulteriore richiesta per gli arresti domiciliari a fronte di una cauzione milionaria. Che però non verrà pagata dall’ex giocatore, dal patrimonio immenso ma ad oggi per lui intoccabile dopo la condanna per stupro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dani Alves uscirà di prigione su cauzione, una "penale" altissima da un milione di euro per l'ex calciatore brasiliano che finalmente ha visto accolta la richiesta degli arresti domiciliari. Per il Tribunale di Barcellona non sussiste più un reale pericolo di fuga visto l'atteggiamento collaborativo in questi mesi ma una domanda è nata spontanea dopo che lo stesso Alves aveva sottolineato di essere andato praticamente vicino alla bancarotta pur contando su un patrimonio da oltre 50 milioni di euro: chi gli pagherà quella somma milionaria? La risposta sembra celarsi dietro ad una amicizia particolare, quella con Neymar, il cui padre sta raccogliendo la somma richiesta.

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Circa due settimane fa, Dani Alves è andato a processo per l'accusa di violenza sessuale nei confronti di una 23enne consumatasi nei bagni di un locale notturno di Barcellona a capodanno 2023. L'ex giocatore è stato condannato, con una pena detentiva per un totale di 4 anni e mezzo e che in parte ha già scontato essendo in carcere dal 20 gennaio 2023. Solo alcuni aspetti della sua complicata linea difensiva – affermando di essere sostanzialmente incapace di intendere e volere a causa dell'alcool – sono stati presi in considerazione, con l'accusa che al contrario pretendeva il massimo della punizione, ovvero almeno 12 anni di carcere. Questo anche di fronte al risarcimento, in sede civile, richiesto ed effettuato nei confronti della vittima, per un totale di 150 mila euro.

Fra poco, a fronte di altri soldi – un milione di euro – potrà tornare anche libero, seppur in vigilanza controllata con obbligo di firma e una serie di restrizioni particolari. Ma molti si sono posti la domanda: dove troverà i soldi necessari per uscire dal carcere? Se il risarcimento da 150 mila euro era stato pagato dal papà di un suo fraterno amico, Neymar, come faràora a pagare la cauzione? E non si era detto che aveva sperperato il suo immenso patrimonio, costruito in anni e anni di successi calcistici?

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Tutte domande lecite alla cui risposta sembra esserci sempre e solo un nome, lo stesso: Neymar. O'Ney, dopotutto è da sempre nella cerchia delle amicizie di Dani Alves, al di là dell'essere connazionali, l'aver giocato per il Brasile e per il Barcellona per anni. Hanno una solida e verificata amicizia, comprovata nel tempo, ben oltre la sfera calcistica. Un po' quel cerchio magico che non più tardi di qualche giorno fa è stato rivendicato anche dall'olandese Memphis Depay che ha proprio citato Alves, oltre Mendy e Quincy Promes, tra gli amici fraterni verso cui "non condividendo proprio tutto ciò che fanno, non si possono rinnegare né abbandonare".

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La presenza di Neymar è così ritornata a galla anche a fronte della milionaria cauzione, anche se non avverrà nella giornata di mercoledì: la prima scadenza era fissata per le 14:30 ma non si è riusciti a raccogliere in tempo la cifra, che molto probabilmente verrà consegnata nella giornata di giovedì 21 marzo. Un piccolo contrattempo, che si aggiunge all'impossibilità da parte di Dani ALves di mettere mano al suo enorme patrimonio economico. La sua fortuna è stata stimata intorno ai 55 milioni di euro secondo Celebrity Net Worth, e non deriva solo dai suoi lauti stipendi da calciatore, ma anche – e ora soprattutto – dai suoi investimenti e iniziative fuori dal campo. Se è vero che l'ultimo contratto calcistico (con i messicani Pumas per uno stipendio da 300 mila euro mensili) risale oramai a più di due anni fa, nel campo degli affari, Alves è più che attivo.

Sul fronte sportivo possiede la "Flashforward Group", un'agenzia di rappresentanza di calciatori che gestisce con la sua ex moglie Dinorah Santana. Inoltre, entrambi sono partner anche di "Cedro Esports", una società focalizzata sui diritti di immagine degli atleti. Al di fuori del mondo dello sport, l'ex calciatore ha investito nel campo della ristorazione con la catena di ristoranti "Alquimia Fogo" – poi chiusa causa della pandemia – oltre a negozi di abbigliamento a Barcellona. Ha anche creato un esclusivo marchio di occhiali, "Bam bam" e fondato la "Treendbam Look Society", dedicata proprio alla commercializzazione di prodotti di moda.

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Dunque, conti alla mano, malgrado sia una cifra altissima, la cauzione per il rilascio provvisorio di Alves che ammonta a 1 milione di euro è pari comunque al solo 1,8% del suo patrimonio totale stimato. Di cui ora, però, non può disporre e sta pian piano crollando anche sul fronte dell'immagine e della sua credibilità: ed è per questo che è giunto in tackle l'amico Neymar.

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