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Cuore d’oro Rashford: raccoglie 20 milioni di sterline per dar da mangiare ai bambini

Il giovane attaccante del Manchester United, Marcus Rashford è stato l’artefice di una campagna benefica a favore dei bambini di Manchester impossibilitati a ricevere quotidianamente pasti caldi. “Ho iniziato donando 50 mila sterline, in una settimana eravamo a 7 milioni, oggi a 20. L’ho fatto perché se l’emergenza fosse capitata 15 anni fa mi sarei trovato anch’io nelle loro stesse difficoltà”
A cura di Alessio Pediglieri
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Il giovane attaccante del Manchester United, Marcus Rashford, ha rivelato di aver raccolto la ragguardevole cifra di 20 milioni di sterline a favore dei bambini di Manchester colpiti dalle difficoltà legate alla pandemia di coronavirus. Rashford ha collaborato con l'organizzazione benefica FareShare per aiutare a distribuire cibo per tutti i  piccoli che altrimenti sarebbero rimasti senza pasti a causa della chiusura delle scuole.

Rashford in prima persona aveva iniziato le donazioni per poi essere seguito da diversi sponsor e associazioni che ne hanno raccolto l'idea. Un modo per dimostrarsi utile in modo concreto, verso chi ha più bisogno, ricordando l'infanzia difficile, vissuta in restrizioni economiche, perché il giovane Marcus avrebbe patito la fame se la pandemia e l'emergenza fossero accadute quando lui era ragazzo: "Se tutto fosse accaduto 10 o 15 anni fa, mi sarei ritrovato anch'io nelle loro stesse situazioni di difficoltà nel procurarmi da mangiare".

Da 50 mila sterline a 7 milioni in una settimana

"Ho iniziato io per primo, con 50/60.000 sterline e ricordo che solo due giorni dopo si era già arrivati a 140.000 e poi una settimana dopo era a quasi 7 milioni", ha ricordato Rashford. Adesso, la raccolta fondi ha toccato l'importante cifra di 20 milioni di sterline, ma proseguirà finché ce ne sarà bisogno: "Non sappiamo per quanto tempo andrà avanti, ma proseguiremo. All'inizio è stato un processo lento e abbiamo semplicemente impostato il tentativo di arrivare a 100.000 sterline, poi è arrivata una fase in cui abbiamo ricevuto molte donazioni, più di quanto ci aspettassimo".

Il coinvolgimento delle aziende della grande distribuzione

Le donazioni e le cifre raggiunte hanno fatto scattare l'effetto domino tra le aziende più grandi come Tesco, Co-op, Asda, che hanno aiutato enormemente nell'iniziativa Rashford, con ulteriori donazioni ma soprattutto mettendo a disposizione la loro organizzazione per le consegne dei pasti.

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