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Spadafora: “Cristiano Ronaldo ha violato il protocollo? Penso di sì”. Ma era stato autorizzato

Ha fatto discutere il ritorno in Italia di Cristiano Ronaldo. L’attaccante della Juventus è volato dal Portogallo a Torino nonostante sia risultato positivo al Covid-19. Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora parlando del ritorno di CR7 ha detto: “Se non ci sono state autorizzazione specifiche dell’autorità sanitaria ha violato il protocollo”. La Juventus ha fatto sapere con una nota che il volo è stato autorizzato dalle autorità sanitarie competenti.
A cura di Alessio Morra
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Cristiano Ronaldo nella tarda serata di mercoledì è tornato in Italia, direttamente dal Portogallo dove, mentre era in ritiro con la propria nazionale, ha scoperto di essere positivo al Coronavirus. Secondo il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora tornando a Torino l'attaccante della Juventus avrebbe violato il protocollo. Nel corso del programma radiofonico di Radio Uno ‘Il Mix delle cinque', rispondendo a una domanda di Gianni Minoli, che gli ha chiesto se il bomber aveva violato il protocollo giungendo in Italia, Spadafora ha risposto: "Sì, penso proprio di sì, se non ci sono state autorizzazioni specifiche dell'autorità sanitaria".

Ronaldo è stato autorizzato, il post della Juve

La Juventus, con una nota sul sito ufficiale, ha fatto sapere che il calciatore è tornato in Italia con volo autorizzato dalle autorità competenti: "Cristiano Ronaldo è rientrato in Italia con volo sanitario autorizzato dalle autorità sanitarie competenti su richiesta del calciatore e proseguirà il suo isolamento fiduciario presso il proprio domicilio".

Nella giornata di martedì CR7 ha scoperto di essere positivo al Covid-19, seppur asintomatico. Il bomber il giorno successivo ha viaggiato verso Torino, dov'è sbarcato nel tardo pomeriggio di mercoledì dove lo attendeva un'ambulanza che lo ha accompagnato a casa. Velocemente sono montate le polemiche perché il protocollo vieta a chi è contagiato di viaggiare. Ronaldo ora dovrà nella sua abitazione continuare la sua quarantena, fino al 23 ottobre, quel giorno effettuerà un tampone che se darà esito negativo lo renderà ‘libero'. E il portoghese avrebbe così la possibilità di scendere subito in campo.

Roberto Testi, dirigente della Asl di Torino, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport ha spiegato cosa è realmente successo per il ritorno di Ronaldo: “Non conosco i dettagli della situazione, ma la normativa prevede la possibilità che venga effettuata una richiesta di volo sanitario, denunciato come tale all’Usmaf, l’Ufficio di Sanità marittima, aerea e di frontiera. In questo caso, Ronaldo avrebbe il diritto di volare con un aereo privato anche con il suo personale: non è necessario un aereo ad hoc".

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